Coronavirus, Pd in pressing su Conte: “Agire subito”. Iv e M5s frenano.
ROMA – Coronavirus, Pd in pressing su Conte per misure più restrittive. Sono state ore di tensione all’interno della maggioranza per capire come contenere la diffusione dell’epidemia in Italia.
L’esecutivo sembra essere divisa in due: da una parte la fazione (Pd e LeU) che spinge per avere dei provvedimenti più duri per dare un chiaro segnale ai cittadini. Dall’altra (Iv e M5s) chiedono del tempo per capire gli effetti delle misure decise nei giorni scorsi.
Coronavirus, Conte ‘tra due fuochi’
Una maggioranza divisa nella gestione dell’emergenza. L’aumento dei casi ha portato il Partito Democratico a chiedere un vertice di maggioranza per cercare di rafforzare le misure restrittive. Una linea non condivisa dal M5s e da Italia Viva. Renzi, come scritto dal Corriere della Sera, ritiene “un altro lockdown disastroso” per l’Italia e, soprattutto, “un errore far pagare ai ragazzi il conto dell’epidemia“.
Frenano sui provvedimenti più duri anche le Regioni. Il governatore Toti ha chiesto alla maggioranza del tempo per valutare gli effetti delle misure adottate anche localmente.
Misure restrittive in arrrivo
Nonostante i dubbi di Italia Viva e M5s, le misure restrittive sono in arrivo. Il premier Conte sta lavorando al nuovo dpcm, atteso tra domenica 18 e lunedì 19 ottobre. Le indiscrezioni sono diverse, anche se da parte della maggioranza non c’è stata nessuna conferma.
Lo scenario più probabile sembra essere quello di una chiusura (alle 23?) dei locali e lo stop agli sport di contatto anche a livello dilettantistico. La serrada di palestre, piscine, centri benessere e parrucchieri non sembra convincere parte della maggioranza. Decisioni che saranno prese nelle prossime ore e in accordo con le Regioni. Non è da escludere una misura differenziata in base all’andamento del coronavirus nelle singole zone.
Emergenza da affrontare insieeconomica. me per non rischiare di perdere la sfida sanitaria e anche quella