Il coronavirus è ‘arrivato’ in Italia molto prima del caso del paziente 1 di Codogno

Il coronavirus è ‘arrivato’ in Italia molto prima del caso del paziente 1 di Codogno

Emergenza COVID-19, quando è arrivato in Italia il coronavirus? Gli indizi arrivano dallo studio sulle sequenze genetiche del virus.

Quando è arrivato il coronavirus in Italia? Difficile stabilire una data certa, non parliamo di un viaggiatore che ha preso un treno o un aereo. Grazie agli studi medici e scientifici però possiamo risalire a un periodo abbastanza preciso. E con ogni probabilità il COVID-19 ha iniziato a diffondersi nel nostro paese già settimane prima rispetto al caso di Codogno, quello del paziente 1 dal quale di fatto è iniziata la fase emergenziale nel nostro paese.

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Coronavirus, quando è arrivato in Italia

Le prime informazioni certe arrivano dallo studio sulle sequenze genetiche del COVID-19 ad opera del gruppo di Università Statale di Milano e Ospedale Sacco. Il risultato degli studi è che il coronavirus realisticamente era in Italia settimane prima il caso del paziente 1 di Codogno.

C’è di più. Il coronavirus potrebbe essere arrivato in Italia già prima del provvedimento con il quale il governo ha chiuso il traffico aereo con la Cina. A quel punto alcuno poteva già essere in fase di incubazione rendendo vani gli sforzi di difendere i confini dalla minaccia esterna. Una o più persone già contagiate, magari asintomatiche o con sintomi trascurabili, potrebbero aver condotto la propria vita quotidiana entrando quindi in contatto con diverse decine di persone.

Le indagini sul COVID-19

Gli studi, incrociati con l’indagine epidemiologica, potrebbero contribuire a tracciare un quadro preciso del contagio, contribuendo magari a rintracciare il famoso paziente zero che il nostro Paese non è riuscito a individuare.