Coronavirus, Iss: in Italia 1.188 morti under 50

Coronavirus, Iss: in Italia 1.188 morti under 50

Coronavirus, il rapporto dell’Iss sui decessi: 1.188 morti under 50. Di questi 282 avevano meno di 40 anni.

ROMA – E’ stato pubblicato il 30 marzo il nuovo rapporto dell’Iss sui decessi per coronavirus. In Italia, come riportato dall’Adnkronos, sono 1.188 i morti su 106.789 (1,1%) con età inferiore ai 50 anni. Di questi 282 avevano meno di 40 anni.

Da precisare che di 80 pazienti degli under 40 non sono disponibili informazioni cliniche. 38 non avevano patologie pregresse (almeno evidenti), mentre 164 presentavano gravi patologie preesistenti come per esempio problemi renali o cardiovascolari, ma anche malattie psichiatriche, diabete o obesità.

In Lombardia il 28,4% dei decessi

L’ultimo rapporto si è soffermato anche sulle regioni che hanno registrato il maggior numero dei decessi. La Lombardia ha avuto il 28,4% dei morti. Una percentuale che nel suo complesso comprende anche il 47,7% delle morti totali italiane nella prima ondata.

La seconda ondata, che è ancora in corso, in Lombardia sono stati registrati il 19% dei decessi del totale. A differenza della prima, però, anche altre regioni sono state colpite duramente come Emilia Romagna (11%), Veneto (9,8%) e Piemonte (8,7%).

Terapia intensiva coronavirus

Numeri destinati a scendere

I numeri nelle prossime settimane sono destinati a scendere. La situazione in Italia, infatti, dovrebbe migliorare con la vaccinazione delle persone più anziane e più fragili.

I dati pubblicati dall’Iss hanno confermato come la mortalità è molto bassa per quanto riguarda i giovani e la messa in sicurezza dei più giovani sembra essere molto importante per il possibile ritorno alla normalità. La situazione dei morti dovrebbe ritornare già nelle prossime settimane sotto controllo. In Italia nelle ultime settimane è stato registrato qualche caso di Covid anche tra le persone vaccinate con la doppia dose, ma sempre il coronavirus si è presentato in forma asintomatica. Un dato che sembra essere destinato a confermare quanto ipotizzato dagli esperti: con la vaccinazione delle persone più fragili la normalità tornerà prima del previsto.