Le regole da rispettare per i matrimoni ai tempi del coronavirus: niente riso, cibo monodose ed elenco da conservare.
ROMA – Dal 15 giugno in molte regioni si potrà tornare a dire di sì. Un giorno che molte coppie hanno dovuto rinviare al 2021 per la pandemia. Altre, invece, hanno deciso di sfidare il coronavirus e non rimandare la data delle nozze. Ed ora l’Italia è pronta a celebrare nuovamente i matrimoni naturalmente con regole molto rigide nel rispetto delle norme anti-Covid.
L’Italia riaperte, dal 15 giugno via libera i matrimoni in diverse regioni
Il 15 giugno segna una nuova ripartenza per l’Italia con i matrimoni che sono pronti a riprendere in diverse parti del Paese. Lombardia, Veneto, Lazio, Puglia e Lombardia hanno dato il via libera con delle ordinanze e presto anche altri governatori si adegueranno a questa linea.
Coronavirus, ripartono i matrimoni: tutte le regole
La ripartenza dei matrimoni avverrà naturalmente nel rispetto delle norme anti-Covid. Ecco tutte le linee guida decise dalla Conferenza delle Regioni.
Distanziamento e mascherina
Le coppie hanno dovuto rivedere gli inviti visto che in Chiesa si dovrà rispettare il distanziamento interpersonale. Obbligo della mascherina in tutti gli spazi interni e soprattutto evitare assembramenti. Se possibile organizzare percorsi separati all’uscita e in entrata.
Niente riso e cibo monodose
Festeggiamenti sobri all’uscita della Chiesa con il divieto del lancio del riso. Al ristorante è possibile organizzare una modalità a buffet mediante la somministrazione da parte del personale incaricato. Gli ospiti non potranno toccare quanto esposto.
Autorizzata anche la modalità self service che “può essere effettuata solo con buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose“.
Elenco invitati
L’elenco degli invitati dovrà essere conservato almeno per 14 giorni per l’attività di contact tracing.
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