La paura delle 151mila persone in terapia intensiva a giugno

La paura delle 151mila persone in terapia intensiva a giugno

Il report del Comitato tecnico-scientifico: “Riaprire tutto sarebbe impensabile”.

ROMA – E’ stato anticipato il report del Comitato tecnico-scientifico che ha portato il Governo a fare un passo indietro sulla riapertura totale. Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, una riapertura totale avrebbe potuto portare 151mila persone in terapia intensiva entro giugno. Numeri che hanno convinto il premier Conte (e in particolare i ministri Speranza e Boccia n.d.r.) a decidere per un allenamento (minimo) del lockdown.

Il report del Cts

Il report, visualizzato dall’Adnkronos, si basa su delle simulazioni secondo i numeri delle ultime settimane. Una riapertura dell’Italia avrebbe portato oltre 150mila persone in terapia intensiva entro giugno e 430mila a fine anno.

Numeri molto alti visto che nel nostro Paese sono presenti solo 9mila posti in Rianimazione. Il premier Conte, quindi, ha deciso di non attenuare molto le misure restrittive nonostante il pressing di Confindustria e di alcuni esponenti della maggioranza. Con questa decisione di aprire tutto in maniera graduale il rischio dovrebbe essere calcolato ma nel piano è prevista anche un ritorno al lockdown in caso di numeri alti dal punto di vista epidemiologico.

Il valore R0 decisivo

Per le riaperture sarà fondamentale il valore R0. In questo momento il dato segna uno 0,5 anche se dal 4 maggio questo dato sembra essere destinato ad aumentare leggermente. In caso di un ritorno sopra l’1 c’è il rischio di un nuovo lockdown.

L’idea della maggioranza è quella di differenziare territorialmente l’Italia ma non si escludono decisioni più restrittive in tutto il Paese. Le prossime settimane saranno fondamentali per il futuro dell’Italia che spera di poter riaprire il prima possibile. Il confronto tra Governo e Regioni sarà quotidiano anche per verificare la disponibilità dei posti letto in terapia intensiva.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.