Il Professor Ricciardi commenta uno studio sul comportamento del coronavirus al caldo e alle temperature elevate.
Intervenuto ai microfoni de La Stampa il Professor Ricciardi ha parlato di uno studio statunitense sulla resistenza del coronavirus al caldo.
Coronavirus, Ricciardi: “Uno studio mostrerebbe che il virus soffre il caldo umido”
Ricciardi ha commentato uno studio secondo cui il coronavirus soffrirebbe in particolar modo il caldo umido. L’analisi in questione, circolata negli Stati Uniti, mostra dati confortanti ma che non mettono al sicuro dalla diffusione del Covid e dalla circolazione del virus.
“Uno studio presentato il 24 aprile dal sottosegretario alla sicurezza interna Usa alla Casa Bianca mostrerebbe che il virus soffre il caldo umido. Al chiuso, con 24° e 20% di umidità può resistere su una superficie per 18 ore, con 35° e un tasso di umidità dell’80% la sua permanenza non supera l’ora. Se poi si è al sole bastano 24° e lo stesso livello di umidità perché scompaia in due minuti”.
Non sarà possibile abbassare la guardia
Ricciardi ha sottolineato come la possibile buona notizia non debba creare false illusioni. Anche durante i mesi estivi sarà fondamentale continuare ad osservare le norme per il contenimento del coronavirus, questo perché la circolazione sul territorio non si interromperà.
Anche questa estate non si procederà quindi con un liberi tutti, e le vacanze estive dovranno essere progettate alla luce della certa convivenza con il coronavirus.
Proprio in vista della stagione estiva, i tecnici e i politici hanno iniziato a ragionare per trovare un modello che possa salvare le vacanze. Al momento si tratta di analisi incerte e che sono destinate a cambiare alla luce dell’andamento del contagio in Italia.
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