Coronavirus, i rischi per chi fuma e i possibili danni permanenti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, i rischi per chi fuma

Sigarette

Coronavirus, gli effetti permanenti e i rischi per i fumatori. Lo studio del team dell’ospedale Figlie di San Camillo di Cremona.

A distanza di mesi dalla fase dura dell’emergenza coronavirus la ricerca continua a fare significativi passi in avanti anche grazie al numero di persone guarite che aiutano a rispondere a una domanda: il Covid lascia il segno nei pazienti guariti? Ci sono conseguenze?

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Gli effetti permanenti del coronavirus

Stando ai dati di uno studio condotto dall’ospedale Figlie di San Camillo di Cremona, il 25% delle persona che hanno contratto una forma grave di coronavirus sviluppa una forma di fibrosi polmonare. Stando allo studio, pubblicato sul Journal of infections disease, una percentuale di pazienti guariti avrebbe danni permanenti ai polmoni.

Il campione analizzato è fatto i pazienti con casi gravi per i quali si è resa necessaria la ventilazione meccanica non invasiva a aiutati con l’ossigeno. L’evoluzione fibrotica si svilupperebbe nei soggetti fumatori, diabetici e ipertesi e in generale con soggetti con più patologie pregresse. Questi soggetti vanno incontro a un peggioramento della qualità della vita dopo aver contratto il coronavirus. Nonostante la guarigione.

Coronavirus
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Coronavirus, i rischi per chi fuma

Risale al 1 aprile 2020 la nota del Ministero della Salute sui rischi del coronavirus per chi fuma.

“I fumatori potrebbero essere più vulnerabili a contrarre l’infezione da nuovo coronavirus rispetto ai non fumatori. Questa maggiore vulnerabilità deriverebbe dall’atto stesso del fumo. Le dita, ed eventualmente le sigarette contaminate, arrivano a contatto con le labbra e questo aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca.

I fumatori, inoltre, a causa del fumo possono anche avere una malattia polmonare sottostante o una ridotta capacità polmonare […]. Questo aumenterebbe notevolmente il rischio di sviluppare forme di malattia gravi, come la polmonite”, recita la nota.

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ultimo aggiornamento: 12 Settembre 2020 9:38

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