Vaccino Moderna, pubblicati i risultati della fase 3

Vaccino Moderna, pubblicati i risultati della fase 3

I risultati della fase 3 del Vaccino Moderna: “Efficacia al 94,1 per cento nel prevenire la malattia da Covid-19”.

ROMA – Sono stati resi noti i risultati della fase 3 del Vaccino Moderna. “Il farmaco – si legge nella pubblicazione del The New England Journal of Medicineha mostrato un’efficacia del 94,1% nel prevenire la malattia da Covid-19. A parte le reazioni locali e sistemiche transitorie, non sono stati identificati problemi di sicurezza […]“.

Il vaccino Moderna

Moderna per la sperimentazione ha arruolato più di 30mila volontari dai 18 anni in su. La prima iniezione è stata fatta tra il 27 luglio e il 23 ottobre, la seconda 28 giorni dopo. Un periodo che dovrebbe essere rispettato nella somministrazione del vaccino.

Vaccino

Vaccino Moderna, gli effetti collaterali

Lo studio in fase 3 ha messo in evidenza anche i possibili effetti collaterali del vaccino. Secondo quanto riferito dalla casa farmaceutica, le reazioni sono state quelle di affaticamento, dolori muscolari, dolori articolari e mal di testa. Piccoli problemi accertati dopo 15 ore la somministrazione e si sono risolti dopo due giorni.

Sebbene questi risultati siano incoraggianti – ha detto lo specialista Baden, riportato da La Repubblicasono limitati dalla breve durata del follow-up ad ora condotto. I dati a lungo termine dallo studio in corso possono permetterci di valutare meglio l’efficacia del vaccino tra i diversi gruppi, determinare l’impatto sull’infezione asintomatica, capire quanto dura l’immunità e se i vaccini influiscono sull’essere o meno infettati dal virus“.

Attesa per l’ok dell’Ema

Il via libera dell’Ema al vaccino di Moderna è atteso per il 6 gennaio. Dopo questa approvazione, Unione Europea e Aifa dovrebbero dare l’ok al farmaco e le dosi sono attese in Italia nelle ore successive per iniziare il prima possibile la somministrazione.

Numero di dosi che potrebbe aumentare nelle prossime settimane. Il nostro Paese, infatti, dovrebbe chiedere più vaccini all’azienda americana in caso di un rinvio dell’approvazione di AstraZeneca da parte dell’Ema.