Il Covid-19 muta ma non diventa più contagioso, i risultati di uno studio

Il Covid-19 muta ma non diventa più contagioso, i risultati di uno studio

I risultati di uno studio sul coronavirus: il Covid-19 muta ma non diventa più contagioso.

ROMA – Sono stati pubblicati su Nature Communication i risultati di uno studio condotto sul coronavirus dall’University College di Londra. Secondo quanto riferito da questa ricerca, il Covid-19 è mutato nelle ultime settimane ma non è diventato più contagioso.

In questa fase – ha detto il coordinatore dello studio, Francois Balloux, riportato dall’Ansadobbiamo restare vigili. Siamo convinti che riusciremo a individuare prontamente i possibili mutamenti in modo da adattare i vaccini per tempo, se necessario […]“.

La genetista van Dorp: “Il coronavirus non è mutato”

I risultati dello studio sono stati confermati anche dalla genetista Lucy van Dorp, una delle ricercatrici che ha preso parte al progetto: “Il virus – ha assicurato – potrebbe aver raggiunto il suo massimo adattamento all’ospite umano nel momento in cui lo abbiamo scoperto. E’ possibile che a fine dicembre le mutazioni cruciali per trasmissibilità negli essere umani fossero già emerse e fissate“.

Gli approfondimenti continueranno nelle prossime settimane per studiare il Covid-19. Ricerca fondamentale per il vaccino. In caso di un mutamento importante, il gruppo di Londra è pronto a comunicare tutti i dati alle case farmaceutiche. Una corsa contro il tempo che non dovrebbe avere particolari rallentamenti.

Laboratorio Coronavirus

Coronavirus non è più contagioso

La contagiosità del coronavirus non sembra essere cambiata in questi mesi. Lo studio ha confermato come i mutamenti non hanno variato il Covid-19, che si sarebbe adattato all’umano alla fine del 2019.

Si tratta come di un’ipotesi che dovrà essere confermata nelle prossime settimane. Gli studi sul virus continueranno anche per garantire una certa sicurezza del vaccino. Gli studiosi hanno garantito la loro massima collaborazione alle case farmaceutiche e, in caso di mutazioni, i nuovi dati saranno comunicati immediatamente per consentire di verificare l’efficacia del farmaco sull’eventuale cambiamento che potrebbe avere il virus in futuro.