Coronavirus, la Sicilia verso la zona gialla. Il bollettino di martedì 17 sarà decisivo per il futuro della regione.
ROMA – La Sicilia verso la zona gialla. Dopo essere rimasta bianca per un’altra settimana, la regione rischia di diventare la prima a passare nella fascia con maggiore restrizioni dopo quasi due mesi. L’ordinanza potrebbe essere firmata dal ministro Speranza dopo il monitoraggio di venerdì, con la ‘retrocessione’ che ci sarebbe da lunedì 23 agosto 2021.
Non sicuramente una buona notizia in un periodo nel quale il turismo stava dando i primi segnali di ripresa. Ma i ricoveri sono in salita e il bollettino di martedì 17 (ultimo giorno di riferimento del monitoraggio di venerdì 20) sarà decisivo per la regione.
Ricoveri oltre la soglia in Sicilia
Il quadro complessivo in Sicilia, almeno al momento, non è sicuramente dei migliori. Secondo quanto riferito da Agenas riportata dall’Ansa, la regione ha superato la soglia limite per restare in zona bianca dei ricoveri (15%) ed ora lo sguardo è rivolto alle terapie intensive.
Al 15 agosto la pressione è del 9%, un punto percentuale in meno a quel 10% previsto per il passaggio in zona gialla. In caso di un nuovo incremento entro il 17 ci sarà l’automatica retrocessione nella fascia con più restrizioni.
Tutte le altre ancora bianche
Non ci dovrebbero essere altri cambi di colore da lunedì 23 agosto. Le regioni a rischio, oltre alla Sicilia, sono Calabria e Sardegna, ma entrambe hanno un solo valore vicino al limite e per questo motivo non sono previsti passaggi in zona gialla a breve termine.
La Calabria si avvicina al limite dei ricoveri (13% al 15 agosto), ma i parametri delle terapie intensive sono abbondantemente sotto soglia. Rianimazioni al 10% in Sardegna, con i ricoveri che al giorno di Ferragosto erano intorno all’8% e quindi lontani da quel 15% previsto per il passaggio in zona gialla. Situazione sotto controllo nelle altre regioni.