Spadafora, “Riprendere il campionato il 3 maggio è irrealistico”

Spadafora, “Riprendere il campionato il 3 maggio è irrealistico”

Emergenza coronavirus, il Ministro Spadafora ammette: “Riprendere il campionato il 3 maggio è irrealistico”. Poi la stoccata ai grandi club.

Intervenuto ai microfoni de la Repubblica, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è tornato a parlare delle conseguenze del coronavirus sullo sport e su quelle che potrebbero essere le prossime tappe per quanto riguarda l’Italia.

Emergenza coronavirus, Spadafora: “Riprendere il campionato il 3 maggio è irrealistico”

Dalle colonne de la Repubblica. Vincenzo Spadafora ha fatto sapere che nelle prossime ore avanzerà la sua proposta di tenere il blocco degli allenamenti e delle competizioni per tutto il mese di aprile. A questo punto, come evidenziato dallo stesso Ministro dello Sport, diventa improbabile lo scenario di riprendere il campionato il prossimo 3 maggio.

“Domani proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado. Ed estenderò la misura agli allenamenti, sui quali non eravamo intervenuti perchè c’era ancora la possibilità che si tenessero le Olimpiadi. Riprendere il campionato di calcio il 3 maggio è irrealistico”.

fonte foto https://www.facebook.com/vincenzospadaforaufficiale/

La stoccata ai grandi club della Serie A: “Vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità”

Nel corso del suo intervento Spadafora ha voluto mandare un messaggio alle squadre di Serie A, “che vivono in una bolla al di sopra delle proprie possibilità, e ha annunciato un piano straordinario da quattrocento milioni destinato alle società dilettantistiche.

“Dal calcio di Serie A mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento. Le grandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori. Devono capire che dopo questa crisi niente potrà essere più come prima. Intanto destinerò un piano straordinario di 400 milioni di euro allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che, sono certo, sarà uno dei motori della rinascita”.