Speranza, ‘Misure prorogate fino al 13 aprile’

Speranza, ‘Misure prorogate fino al 13 aprile’

Emergenza coronavirus, Speranza in Senato: “Misure prorogate fino al prossimo 13 aprile”.

In occasione dell’informativa al Senato, il ministro Speranza ha comunicato che le misure per il contenimento del coronavirus in scadenza il prossimo 3 aprile saranno prorogate fino al giorno 13 dello stesso mese.

Di seguito il video dell’informativa del ministro Speranza al Senato.

Coronavirus, Speranza: “Misure prorogate fino al 13 aprile”

Il Ministro Speranza, in occasione dell’informativa al Senato, ha reso nota la decisione del governo di prorogare le misure fino al prossimo 13 aprile.

Si procede quindi con una proroga di dieci giorni rispetto alla scadenza originariamente fissata al 3 aprile.

“Siamo nel pieno di un’esperienza durissima e drammatica. Avremo tempo e modo di valutare ogni atto e conseguenza, ma a tutti è chiara una cosa: il Servizio sanitario nazionale è il patrimonio più prezioso che possa esserci e su di esso dobbiamo investire con tutte le forze che abbiamo. Il clima politico positivo e unitario è una precondizione essenziale per tenere unito il Paese in questo momento difficile della nostra storia. Non è il tempo delle divisioni. L’unità e la coesione sociale sono indispensabili in queste condizioni, come ha detto il presidente Mattarella”.

Senato

Matteo Renzi: “Dobbiamo stare chiusi in casa fino a Pasquetta? Bene. Ma domani è la giornata dell’autismo. Pensiamo agli autistici che hanno bisogno di uscire”

Dopo l’intervento di Speranza ha preso la parola anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

“Dobbiamo stare chiusi in casa fino a Pasquetta? Bene. Ma domani è la giornata dell’autismo. Pensiamo agli autistici che hanno bisogno di uscire. Rispettiamo la decisione del ministro Speranza, ma lui domani rifletta se non valga la pena di permettere agli autistici di poter uscire almeno per un periodo. Come gestire l’emergenza non può essere affidato solo ai virologi. La riapertura deve essere graduale e prudente ma deve essere strategica per non ripetere errori che ci sono stati. Non facciamo l’errore di dare ai tecnici il potere di decidere quello che tocca alla politica. Chi chiede di tornare a pensare ad una nuova normalità lo fa anche perchè nella gestione dell’emergenza gli italiani danno il meglio; ma tornare a una normalità è cardine della nostra democrazia”.”

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