Coronavirus, test rapidi anche da medici di medicina generale e pediatri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, test rapidi anche da medici di medicina generale e pediatri

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Emergenza coronavirus in Italia, Bonaccini: Test rapidi anche da medici di medicina generale e pediatri.

Stefano Bonaccini ha comunicato il raggiungimento dell’accordo per l’esecuzione di test rapidi per la ricerca del nuovo coronavirus anche negli studi medici e dei pediatri.

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Coronavirus, test rapidi anche da medici di medicina generale e pediatri

Con la ratifica in sede di Conferenza Stato-Regioni[…], possiamo dare il via alla fase operativa dell’Accordo per l’esecuzione dei test rapidi di accertamento del Covid da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri“, ha comunicato Stefano Bonaccini come riferito dall’ANSA. “Un passaggio fondamentale per far partire il rafforzamento e il potenziamento delle attività di prevenzione e controllo del contagio in modo più capillare sul territorio“.

“In collaborazione con il Ministero della Salute e l’Agenas sono già stati avviati in contemporanea i Tavoli tecnici che si occuperanno della quantificazione dei fabbisogni e della distribuzione dei test antigenici”.

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Balzanelli, “È cresciuto vertiginosamente il numero dei contagiati con sintomi”

Mario Balzanelli, presidente nazionale della Sis 118, ha fatto il punto sulla nuova fase dell’emergenza coronavirus che sta attraversando l’Italia.

“Rispetto alla prima fase dell’epidemia, è cresciuto vertiginosamente il numero dei contagiati con sintomi. Sia con insufficienza respiratoria acuta di gravità intermedia, che con polmoniti interstiziali e saturazione bassissima. E’ questo il motivo che manda in crisi i reparti di terapia subintensiva e di medicina d’urgenza ospedaliera. E siamo solo all’inizio della stagione invernale. Abbiamo un disperato bisogno che la prima linea di intervento venga rafforzata subito”.

Balzanelli ha confermato che la situazione risulta in peggioramento in tutte le Regioni italiane e che continua ad aumentare la pressione sul sistema sanitario e sulle strutture ospedaliere.

È in crescita l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva: le nostre ambulanze trovano difficoltà sempre maggiori nella presa in carico da parte dei presidi ospedalieri dei pazienti, sospetti o positivi al virus, o affetti da altre patologie. Sono enormemente rallentati anche i percorsi dell’emergenza-urgenza ordinaria”.

“Non è vero che in ospedale ci stanno andando le persone con situazioni acute minori. La gente ha il terrore di contrarre il virus in ospedale e non chiama il 118 se ha sintomi che non siano gravi”.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:51

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