Coronavirus, la ‘variante inglese’ è in Italia: casi in Lombardia, Campania e Veneto

Coronavirus, la ‘variante inglese’ è in Italia: casi in Lombardia, Campania e Veneto

Coronavirus, la ‘variante inglese’ è stata registrata in Lombardia, Campania e Veneto.

ROMA – Coronavirus, la variante inglese è stata individuata in Lombardia, Campania e Veneto. Dopo i casi registrati nel Lazio, nelle Marche e in Abruzzo, i numeri sono in aumento nel nostro Paese. La situazione, al momento, sembra essere ancora sotto controllo con le positività che non dovrebbero aver creato focolai. Ma sono in corso tutti gli accertamenti del caso per individuare eventuali ulteriori casi con la mutazione del Covid-19 registrata in Gran Bretagna.

Coronavirus, la ‘variante inglese’ in Lombardia

I primi casi della variante inglese in Lombardia sono stati individuati dal Policlinico San Matteo di Pavia. Secondo le prime informazioni, riportate dal Corriere della Sera, i due positivi sono cittadini italiani atterrati a Malpensa tra il 23 e il 24 dicembre. “Gli eventi – è stato spiegato dal nosocomio – sono indipendenti tra loro e non sono relativi ad un focolaio“.

Laboratorio coronavirus

Coronanavirus, la ‘variante inglese’ in Campania

Primi casi della variante inglese anche in Campania. I test hanno confermato la presenza della mutazione del Covid-19 in sei passeggeri sbarcati nei giorni scorsi all’aeroporto di Capodichino di Napoli provenienti da Londra.

Anche in questo caso sono scattate subito le misure preventive e non ci dovrebbero essere focolai. Il governatore De Luca ha garantito che “nei prossimi giorni continuerà un lavoro attento di controllo e di filtro rispetto agli arrivi e sull’evoluzione dell’epidemia“.

Coronavirus, la ‘variante inglese’ in Veneto

La variante inglese è stata registrata anche in Veneto. “Abbiamo scientificamente dimostrato – ha assicurato il governatore Zaia – che il virus estivo non c’entrava niente con quello della prima ondata e nemmeno con quello che circola adesso. Si diceva che le feste e la libertà estiva avevano diffuso il contagio. Il contagio di oggi, dai dati in nostro possesso, non avviene con la mutazione che avevamo quest’estate“.

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