“Come vorrei morire”: la confessione di Corrado Augias

“Come vorrei morire”: la confessione di Corrado Augias

In occasione dei 90 anni ormai prossimi, Corrado Augias ha concesso una interessante intervista toccando svariati argomenti.

Sicuramente tra i volti più discussi del panorama dell’informazione e della televisione, Corrado Augias è tornato a parlare in una intervista a Repubblica in occasione del compimento, ormai prossimo, dei 90 anni. L’uomo ha svelato alcuni retroscena legati a messaggi social e email che riceve quotidianamente da haters. Passaggio molto importante anche quello relativo alla morte

Corrado Augias

Corrado Augias, i messaggi ricevuti

Figura molto discussa per le sue posizioni, Corrado Augias è tornato a parlare nel corso di una recente intervista a Repubblica in vista dei suoi 90 anni. Tra i tanti spunti del confronto con il giornalista Dario Oliviero, l’uomo ha descritto il fatto che ormai si senta un “bersaglio” della destra per via delle sue posizioni politiche.

“Perché sono un bersaglio allo stesso tempo abbastanza visibile e molto indifeso”, ha detto. Allo stesso tempo, Augias ha spiegato che, ormai, si tratti di una cosa che lo lascia indifferente. “Fa parte del gioco. Quello che mi dà fastidio non è la critica. Quello che mi dispiace è l’insulto: sapessi cosa mi arriva dai social o via mail. A riassumere il concetto più o meno: ‘Vecchio rinco***onito, cosa aspetti a toglierti dalle palle?’. Lo so, il gioco ormai è cattivo”.

Il pensiero sulla morte

Nel corso dell’intervista, è stato affrontato anche il tema della morte. Augias ha spiegato che vorrebbe morire senza dolore. “E non vorrei neanche andare in Svizzera”, ha dichiarato. “Morire è una scocciatura, uno ha tanti progetti, affetti, i nipoti che vedo crescere… Ma stare lì con tutti quei tubi attaccati?”.

L’uomo ha aggiunto alcune dichiarazioni facendo un esempio sull’argomento: “Un carissimo amico di cui non ti dico il nome perché so che lo conoscevi ebbe una agonia lunga, una lunga degenza. Lo andavo a trovare e sentivamo un po’ di musica insieme. Poi un giorno disse: ‘Basta, non ne posso più’. Gli fecero una iniezione di morfina. Fu il modo migliore per andarsene, senza dolore. Io questo voglio fare […]”.