Il Corriere dello Sport – Milan, frizioni tra Marco Fassone e Yonghong Li. Al termine del CdA l’ad rossonero ha difeso il proprio operato senza menzionare il presidente.
Milan, Fassone e Yonghong Li sempre più distanti – Stando a quanto riportato da Il Corriere dello Sport, il contrasto tra l’ad del Milan Marco Fassone e il presidente del club mister Yonghong Li sarebbe ormai un dato di fatto.
Milan, primi dubbi sul presidente Yonghong Li
I dirigenti rossoneri sanno bene che dietro la decisione dell’Uefa di bocciare il settlement agreement ci sono i dubbi legati alla figura del presidente rossonero. Il timore dei giudici di Nyon è che il presidente rossonero non possa rifinanziare il debito contratto con il Fondo Elliott e non riescono a fare luce sull’effettiva situazione economica dell’imprenditore cinese, criticato in patria e semi-sconosciuto all’estero.
Al termine del CdA del 25 maggio Marco Fassone non ha fatto menzione del presidente nel suo discorso alla stampa. Eppure il presidente ha partecipato alla riunione (seppur in videoconferenza) e qualcosa avrà detto. Già, ma cosa?
Fassone ha confermato che sul tavolo ci sono tre opzioni per il rifinanziamento ma si è limitato a dire che la scelta finale toccherà al presidente rossonero.
Milan, contrasti tra Marco Fassone e Yonghong Li?
La sensazione è che Fassone, ma non solo, sia contrariato dal fatto che Yonghong Li ancora non si sia mosso concretamente per risolvere la questione nonostante il ventaglio di opzioni effettivamente a disposizione.
L’ad rossonero ha poi voluto difendere pubblicamente il suo operato, aggiungendo in maniera implicita il carico da undici. Se le responsabilità non sono da rintracciare in Italia vanno ricondotte a quello che stanno facendo in Cina. Poco forse.
