La Corte Suprema Usa ha bocciato l’obbligo del vaccino nelle grandi aziende. Si tratta di una decisione storica.
WASHINGTON (STATI UNITI) – No all’obbligo del vaccino nelle grandi aziende. E’ questa, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera che cita i media americani, la decisione della Corte Suprema Usa. I giudici avrebbero bloccato l’ipotesi di inserire come legge la necessità di immunizzarsi alle imprese con oltre 100 dipendenti.
Una decisione storica visto che sono molte le aziende che avevano pensato di inserire l’obbligo del vaccino per poter lavorare seguendo anche le indicazioni del presidente Joe Biden. Ora la situazione è completamente diversa e per questo motivo non sono esclusi dei passi indietro da parte delle multinazionali.
Resta l’obbligo dei sanitari
Non cambiano le regole, invece, per i sanitari. I giudici hanno deciso di confermare l’obbligo del vaccino per tutte le persone che lavorano in ospedale. In questo caso si tratta di una scelta fortemente in linea con quanto deciso dal presidente americano e nei prossimi giorni chi non si adegua alle regole sarà licenziato.
Si trattano di misure destinate ad essere confermate in futuro per cercare di fermare la risalita dei casi soprattutto con nuove ondate che potrebbero arrivare nei prossimi mesi.
Le decisioni negli altri Paesi
L’obbligo vaccinale fino a questo momento è stato scelto in parte solo dall’Italia. Il nostro Paese, infatti, è stato l’unico a decidere di inserire la necessità di immunizzarsi da una certa età. Gli altri Stati si sono mosse soprattutto per categorie e in questo momento non sembrano essere intenzionati di seguire la strada scelta da Draghi.
Negli Usa, inoltre, è stata bocciata la possibilità di inserire l’obbligo nelle grandi aziende. Una scelta sicuramente storica e destinata in futuro a influenzare anche altre decisioni dei giudici in giro per il mondo. I ricorsi, infatti, non sono mai mancati e continueranno anche in futuro.