Corteo per Emanuela Orlandi al Vaticano: “Aspettiamo le parole del Papa”

Corteo per Emanuela Orlandi al Vaticano: “Aspettiamo le parole del Papa”

Tantissime le persone arrivate dall’Italia e dall’estero per supportare Pietro Orlandi e la legale della sua famiglia Laura Sgrò.

Sono passati 40 anni dalla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983, ed oggi il fratello Pietro si aspetta parole di conforto dal Papa. Nella mattinata odierna il largo Giovanni XXIII a Roma, nei pressi di Castel Sant’Angelo, ha ospitato il sit-in per il ricordo della ragazza e, verso le 12, si attende una menzione sul caso da parte del Pontefice in piazza San Pietro. Qualche centinaio di persone, infatti, ha accompagnato Pietro Orlandi e l’avvocata Laura Sgrò, legale della famiglia, in un corteo con tanto di magliette e striscioni.

Come la prima volta, arriveremo a piazza San Pietro – ha commentato Pietro Orlandi – io mi auguro che Papa Francesco dica due parole di speranza ed ho la sensazione che lo farà perché lui, per la prima volta, ha aperto una inchiesta sul rapimento di Emanuela ed evidentemente vuole fare chiarezza. Sarebbe un segnale positivo se oggi la ricordasse e avrebbe un peso anche rispetto a situazioni che sembrano critiche come la questione dell’istituzione della Commissione di inchiesta”.

Tantissime le persone arrivate da tutto il mondo

La cosa che mi colpisce – ha dichiarato Pietro Orlandi – anche se magari saremo di meno, sono le tantissime persone che sono venute da fuori Roma e da fuori Italia. Ci sono persone da Pescara, Venezia, dalla Germania, da Taranto, Milano, Lugano, Napoli, La Spezia, Cagliari, Udine, Giulianova Viareggio, Londra e persino dalla Romania.

I silenzi – ha detto ai supporter presenti – non servono, se dopo 40 anni siamo ancora qua è perché non solo io ma tanta gente come voi non accetta passivamente le ingiustizie“. “Se il Senato fa un passo indietro – ha concluso il fratello di Emanuela – le manifestazioni le andiamo a fare sotto al Senato: vorrebbe dire che uno Stato è suddito di un altro Stato. Ricordo che la commissione di inchiesta è su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori”.

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