Il cosiddetto “bear spray” farà presto parte dell’equipaggiamento del Corpo forestale del Trentino: ecco tutto quello che c’è da sapere.
In Trentino-Alto Adige sta per debuttare lo spray anti-orso. Il cosiddetto “bear spray“, nonostante le polemiche, sta per diventare parte dell’equipaggiamento del Corpo forestale della regione. Si tratta di un dispositivo capace di produrre getti potenti e prolungati che escono dall’erogatore e spingono gli animali ad allontanarsi. Il suo utilizzo è simile a quello dello spray al peperoncino con gli umani: nasce per allontanare gli orsi che mostrano comportamenti aggressivi.
Tutto è nato lo scorso 5 aprile quando Andrea Papi era stato ucciso da un orso di 17 anni, una femmina che rispondeva all’identificativo “Jj4”. La tragedia era avvenuta nei boschi di Caldes, in Val di Sole, e Maurizio Fugatti, il governatore del Trentino, aveva subito disposto l’abbattimento dell’animale. Il provvedimento, però, era stato bloccato dal Tar di Trento e dal Consiglio di Stato.
Le specifiche dello spray anti-orso
Il “bear spray” ha l’aspetto di una bomboletta con impugnatura e sicura, capace di produrre una nube che sparge nell’aria un principio attivo irritante a base di capsaicina. Non si tratta della stessa sostanza dello spray al peperoncino: questa è ben più potente.