La proposta arriva da Fratelli d’Italia, che vorrebbe inserirla nella prossima Manovra: si tratta di un aiuto per chi fa più di un figlio.
Una proposta che, da sola, dovrebbe riuscire a contrastare il trend negativo di nuove nascite in Italia: questo il senso del nuovo reddito d’infanzia, una proposta ancora in fase embrionale che il partito di Giorgia Meloni vorrebbe inserire nella prossima Manovra. Nello specifico, si tratterebbe di una sorta di bonus destinato a chi ha un secondo figlio.
Parlando per ipotesi, nel caso la proposta diventasse realtà, i genitori incasserebbero un assegno mensile di 400 euro per i primi sei anni di vita del bambino ricevendo, in totale, circa 28 mila euro per ogni figlio dopo il primo. Dopodichè, dai 7 ai 25 anni, il reddito d’infanzia diventerebbe assegno di gioventù, un altro bonus da 250 euro al mese.
Il governo dove troverà le risorse?
Il promotore della proposta è il capogruppo della Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti. La domanda fondamentale che ci si fa leggendo queste ipotesi è: come farà il governo a finanziarla? Alcune fonti, ad esempio, parlano della possibilità di sfruttare le risorse avanzate dal fondo per l’Assegno Unico Universale.
Resta il fatto, comunque, che il bonus d’infanzia non potrà essere diretto a tutti: il Governo vorrebbe mettere 90 mila euro come tetto massimo di reddito per le famiglie che potranno riceverlo. Ora bisognerà attendere i prossimi mesi per capire se la proposta diventerà realtà.