Cosa prevede il Dpcm sul ‘soccorso alimentare’

Cosa prevede il Dpcm sul ‘soccorso alimentare’

Coronavirus, cosa prevede il Dpcm per il soccorso alimentare. Il governo prova a rispondere all’emergenza economica e sociale.

Nella giornata del 28 marzo il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa con il ministro dell’Economia Gualtieri, ha annunciato un Dpcm per il ‘soccorso alimentare’. Si tratta di uno strumento per far fronte all’emergenza alimentare che sta iniziando a prefigurarsi in diverse zone d’Italia.

Emergenza coronavirus, cosa prevede il Dpcm sul ‘soccorso alimentare’

Il governo ha deciso di anticipare ai Comuni 4,3 miliardi dal Fondo di solidarietà comunale. Si tratta di soldi che sarebbero dovuti essere trasferiti tra diverse settimane.

I Comuni dovranno gestire i soldi privilegiando i criteri di prossimità e sussidiarietà. In altre parole dovranno essere utilizzati soprattutto per aiutare le persone che vivono in povertà o comunque in precarie condizioni economiche.

In seconda battuta il premier ha annunciato lo stanziamento di di 400 milioni vincolati, che dovranno essere spesi esclusivamente per sostenere le persone che non hanno la possibilità di fare la spesa.

La risposta del governo di fronte al rischio di tensioni sociali: Conte si schiera dalla parte dei cittadini per abbassare il livello di tensione

Il provvedimento è stato confezionato e annunciato dopo che era circolato l’allarme su possibile rivolte e tensioni sociali che avrebbero potuto interessare in particolar modo le regioni meridionali, dove sta prendendo forma la paura di non poter fare la spesa per mancanza di soldi.

“Non lasciamo nessuno solo e abbandonato a se stesso. Siamo vicini alle persone bisognose, dobbiamo aiutare chi è maggiormente in difficoltà. Confidiamo che già la prossima settimana i sindaci possano erogare i buoni spesa o consegnare direttamente le derrate alimentari”.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.