Cosa si può fare in zona Gialla? Bisogna indossare la mascherina? Bar e ristoranti sono aperti? Le faq del governo

Cosa si può fare in zona Gialla? Bisogna indossare la mascherina? Bar e ristoranti sono aperti? Le faq del governo

Le regole in zona Gialla, cosa si può fare e cosa no: le faq aggiornate sul sito del governo. Quando bisogna indossare la mascherina? I bar e i ristoranti sono aperti?

Cambia la mappa dell’Italia e il governo aggiorna le faq facendo il punto sulle regole in zona Gialla: andiamo a vedere allora, in base alle indicazioni pubblicate sul sito di Palazzo Chigi, cosa si può fare e cosa cambia rispetto alla zona Bianca.

La prima valutazione da fare è che negli ultimi mesi le regole in zona Gialla sono cambiate: anche per questo motivo il governo ha dovuto aggiornare le faq. Il coprifuoco ad esempio è stato definitivamente abolito e l’estensione del Green Pass ha cambiato le regole per bar e ristoranti.

Negozi, bar e ristoranti, le regole in zona Gialla: le faq del governo

Nella mia area sono aperti ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione? È consentito il consumo di cibi e bevande al loro interno?

In questa zona sono aperti i bar, i ristoranti e tutte le altre attività di vendita o somministrazione di cibi e bevande. Il consumo di prodotti al banco o all’aperto è consentito a tutti i clienti. Il servizio e il consumo al tavolo al chiuso è invece consentito solo ai clienti dotati di una certificazione verde valida o a quelli che ne siano esenti.

Sono cliente di un albergo: posso accedere ai servizi di ristorazione riservati ai clienti dell’albergo, anche se non ho una certificazione verde COVID-19?

Sì, i clienti di una struttura ricettiva possono accedere ai servizi di ristorazione offerti dalla struttura esclusivamente per la propria clientela, anche in caso di consumo al tavolo in un locale al chiuso, senza mostrare una certificazione verde COVID-19. Nelle strutture ricettive, infatti, l’accesso è riservato a chi è in possesso di una certificazione verde COVID-19 solo per quanto riguarda le attività al chiuso di piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e centri benessere, per i quali l’articolo 9-bis del decreto-legge n. 52 del 2021 specifica che l’obbligo si applica “anche all’interno di strutture ricettive”. Nel caso in cui, invece, i servizi di ristorazione della struttura ricettiva siano aperti anche a clienti che non alloggiano nella struttura, l’accesso sarà riservato soltanto a chi, cliente della struttura o cliente esterno, è in possesso di una certificazione verde COVID-19, in caso di consumo al tavolo al chiuso.

Per la consumazione al tavolo nelle mense aziendali o in tutti i locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti pubblici e privati è necessario esibire la certificazione verde COVID-19?

Sì, per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde COVID-19, analogamente a quanto avviene nei ristoranti. A tal fine, i gestori dei predetti servizi sono tenuti a verificare le certificazioni verdi COVID-19 con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 giugno 2021.

Le regole per gli spostamenti

Andiamo ora a vedere le regole relative agli spostamenti consentiti a livello regionale e nazionale.

Quali sono le regole sugli spostamenti in vigore nella mia Regione/Provincia autonoma?

A chi si trova in questa zona sono consentiti i seguenti spostamenti:

senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso qualsiasi località della zona bianca e della zona gialla;

senza limiti di orario, verso le eventuali zone arancione e rossa, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;

senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde COVID-19” valida (il cosiddetto green pass).

È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Carabinieri

Le regole in zona gialla: quando e dove bisogna indossare la mascherina

In zona gialla, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (meglio conosciuti come mascherine) devono essere obbligatoriamente indossati in tutti i luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus) e in tutti i luoghi all’aperto.

L’obbligo non è comunque previsto per:

bambini sotto i 6 anni di età;

persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina;

operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente).

Inoltre, non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso:

mentre si effettua l’attività sportiva;

mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito;

quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi.

Saluto con il gomito Coronavirus

Green Pass, quando e dove è obbligatorio in zona Gialla

La Certificazione verde COVID-19 è richiesta in Italia per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita dai territori eventualmente classificati in “zona rossa” o “zona arancione”.

Dal 6 agosto 2021 è necessaria, inoltre, per accedere ai seguenti servizi e attività:
servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso;
spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
sagre e fiere, convegni e congressi;
centri termali, parchi tematici e di divertimento;
centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
concorsi pubblici