La BCE e la FED hanno alzato il costo del denaro per frenare l’inflazione. Per le famiglie e per i risparmi degli italiani queste decisioni sono positive o negative?
La Banca centrale europea e la Federal reserve hanno alzato i tassi di sconto dello 0,25%. Adesso il costo del denaro è al 3,75% nella zona euro e al 5% negli Stati Uniti. Si tratta di una misura per contrastare l’inflazione, che ha raggiunto livelli elevati a causa della crisi energetica e della scarsità di alcune materie prime. Ma quali sono le conseguenze per le famiglie italiane?
I possibili vantaggi di un rialzo dei tassi
Il rialzo dei tassi può avere alcuni effetti positivi per chi ha risparmi da investire o da depositare. Infatti, i rendimenti delle obbligazioni e dei conti di deposito aumentano, rendendo più conveniente investire. Inoltre, il rialzo dei tassi può favorire l’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro, rendendo più economiche le importazioni di beni e servizi dall’estero. Significa pagare meno care, in prospettiva, le merci importate, fattore che può aiutare a ridurre l’inflazione.
Ma l’aumento dei tassi porta anche degli svantaggi
Il rialzo dei tassi può avere anche degli effetti negativi per chi ha debiti da pagare o da contrarre. Per esempio aumenta il costo dei mutui, in particolare per chi ha già un mutuo in atto, a tasso variabile. Ma ha degli svantaggi anche per chi vuole accendere un finanziamento ipotecario.
Anche un risparmiatore potrebbe avere degli svantaggi dal rialzo dei tassi, in particolare chi ha obbligazioni a tasso fisso. Infatti un aumento del costo del denaro, fa aumentare i rendimenti e quindi fa scendere il prezzo delle obbligazioni con una cedola fissa.
Allarme debito per l’Italia
Inoltre, il rialzo dei tassi può frenare la crescita economica e l’occupazione, riducendo la domanda interna e la fiducia dei consumatori. Ma alza anche il costo del rifinanziamento del debito. E l’Italia, dopo la Grecia, ha il debito più alto in Europa. Adesso rifinanziare il debito costerà ancora di più, miliardi che saranno levati alle manovre di crescita e sviluppo dell’economia.