Cosa significa TFR? In tanti sentono parlare, ma pochi ne conoscono il vero significato. Scopri cosa vuol dire e come funziona

Cosa vuol dire TFR? Ne sentiamo parlare spesso in televisione oppure sui quotidiani cartacei ed online. Negli ultimi mesi è stato un temi più caldi della politica del governo Renzi circa il TFR nelle buste paghe. Scopriamo cosa significa TFR e come funziona…

Cos è?

Il TFR o Trattamento di Fine Rapporto è una sorta di liquidazione che viene riconosciuta al lavoratore dipendente una vola che termina un rapporto di lavoro. In realtà si tratta di una somma di denaro che viene messa da parte ogni mese dal datore di lavoro e che viene automaticamente riconosciuta al dipendente nel momento in cui viene a cessare il rapporto di lavoro. Come si calcola? Generalmente per calcolare l’ammontare annuale del TFR il lavoratore deve fare un calcolo abbastanza semplice: una volta calcolata la retribuzione totale annua, compresa tredicesima e quattordicesima, bisognerà dividerla per 13,5. La somma di denaro “accantonata”, ossia messa da parte dal datore di lavoro, verrà rivalutata ogni 31 dicembre con un tasso fissato intorno all’1,5% che verrà poi rapportato agli effettivi mesi di lavoro più un tot legato all’inflazione dei prezzi come testimoniato dall’indice ISTAT.

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Le varie voci

Il TFR comprende una serie di voci e il suo calcolo deve considerare una serie di valori:

  • ogni anno viene calcolato un importo di denaro in base alla retribuzione annua divisa 13,5;
  • 0,5% del TFR è destinato alla pensione;
  • vanno considerate e sommate le quote dei precedenti anni;
  • il 31 dicembre di ogni anni vengono indicizzate le somme versate con un tasso fisso del 1,5% a cui si aggiunge il 75% in base all’andamenti dei prezzi al consumo.

Ogni singolo lavoratore dipendente è libero di scegliere se lasciare il proprio TFR al datore di lavoro e riceverlo una volta terminato il rapporto di lavoro oppure destinarlo mensilmente ad un fondo di pensione complementare. Nel caso in cui decide di lasciarlo al datore di lavoro verrà corrisposto in una sola soluzione oppure in varie rate a seconda dell’importo con possibilità di richiederne un anticipo dopo otto anni di lavoro continuativo presso la stessa azienda – datore. Se, invece, il lavoratore intende versarlo in un fondo pensione dovrà valutare l’investimento prestando attenzione a chi affidarlo.certificato_unicasim

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ultimo aggiornamento: 08-02-2017


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