I micro reattori: la nuova frontiera dell’energia nucleare

I micro reattori: la nuova frontiera dell’energia nucleare

I Small Modular Reactor: i micro reattori nucleari moderni che apportano dei vantaggi rispetto ai reattori tradizionali.

I Small Modular Reactor o SMR potrebbero rappresentare una svolta tecnologica rispetto ai reattori nucleari a cui si è stati abituati fino ad adesso. Anche se il meccanismo di funzionamento prevede gli stessi processi, i micro reattori nucleari potrebbero infatti non solo abbattere i costi e le tempistiche di produzione ma anche incrementare la loro sicurezza rispetto ai reattori tradizionali, liberando nel contempo un quantitativo di energia rilevante. Vediamo cosa sono questi moderni micro reattori che stanno attirando l’attenzione di diversi Paesi, tra cui anche gli Stati Uniti e a Cina.

Come funzionano i micro reattori nucleari

Energia nucleare

I micro reattori nucleari sono reattori a fissione nucleare di dimensioni ridotte rispetto ai reattori tradizionali e la loro potenza è di circa un terzo di quella di un reattore nucleare comune. Il funzionamento però rimane il medesimo, tramite scissione nucleare. In tale meccanismo il nucleo di un atomo pesante quale l’uranio decade in atomi più piccoli, a seguito di un bombardamento di neutroni. Questo processo libera importanti quantità di energia.

I reattori vengono poi costruiti con un sistema di sicurezza passiva che può prevenire il raggiungimento della massa critica in caso di malfunzionamento. Il funzionamento dei reattori è stato descritto in maniera approfondita dal Centro di Eccellenza della sezione di Sicurezza Energetica dell’organizzazione della NATO.

Le dimensioni ridotte dei nuovi reattori permettono un netto risparmio sui costi di produzione di manutenzione, sullo spazio necessario e anche sulle tempistiche di entrata in funzione rispetto ai reattori tradizionali. I micro reattori possono poi essere adeguati facilmente in merito all’energia richiesta, aggiungendo affianco di un micro reattore un’altra unità. E la loro costruzione può avvenire anche nel sottosuolo, riducendo così l’impatto sul terreno e il rischio di attacchi.