Cos’è un atto di precetto? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Cos’è un atto di precetto? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Atto di precetto, tutto quello che c’è da sapere: cos’è, la validità e tutte le caratteristiche circa l’intimidazione di pagamento

Che cosa è un atto di precetto? Diverse volte ne abbiamo sentito parlare, ma sono in tantissimi a ricercare informazioni specifiche e caratteristiche. Ecco una breve guida che vi aiuterà a comprenderne la natura, la validità e le caratteristiche principali.

Che cos’è un atto di precetto?

Con il termine atto di precetto si considera un atto che il creditore notifica al debitore prima di procedere con un’esecuzione forzata. Si tratta di un’intimidazione al pagamento che obbligatoriamente precede la cosiddetta esecuzione forzata. Stando a quanto stabilito dall’articolo 480 del codice di procedura civile, l’atto di precetto è un’intimidazione al pagamento del debito entro un termine massimo di 10 giorni. Affinché si possa presentare è fondamentale che il creditore abbia notificato l’esecuzione forzata al debitore. L’atto di precetto, infatti, è un atto del tutto autonomo di natura recettizzia; ossia è un atto che produce effetti legali solo dopo che il destinatario l’ha ricevuto. La notifica al debitore viene presentata da un ufficiale giudiziario.

Caratteristiche

L’atto di precetto, una volta consegnato dall’ufficiale giudiziario al credito, non è altro che un documento riportante tutti i dati del debito e siglato dall’avvocato del credito. Non è altro che una intimidazione al pagamento del debito entro un termine stabilito di 10 giorni dalla ricezione. Generalmente presenta una validità di almeno 90 giorni che stabiliscono il tempo entro il quale il credito, in caso di mancato pagamento, può procedere al pignoramento. Naturalmente la notifica del precetto deve essere sempre anticipata dal titolo, ossia il documento riportante i motivi del credito. In caso di sentenze titolo e precetto vengano notificati insieme., mentre in caso di decreto ingiuntivo viene notificato sempre prima del precetto. In caso, invece, di assegni e cambiali, il contenuto viene copiato interamente nell’atto di precetto con una sola notifica.