Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, che a sua volta cita un’indagine condotta da Cosmetica Italia, nel 2022 la cosmesi naturale e green ha registrato un fatturato superiore a 1,8 miliardi di euro, a fronte del 16% degli importi complessivi conseguiti dall’industria cosmetica nazionale.
Che il settore fosse in crescita era palese e sotto gli occhi di tutti, anche se un andamento così – capace di toccare un surplus dell’11,7% in più rispetto al 2019 – non era probabilmente prevedibile.
Da cosa ha origine un simile successo? Dalla capacità di aziende con una solida esperienza alle spalle di coniugare tradizione erboristica e innovazione, a fronte di una riscoperta delle proprietà di piante utilizzate da millenni. Ne sono un esempio alcuni prodotti che si possono trovare online, come i
cosmetici naturali su Mosquetas.com, realizzati in maniera sostenibile con l’olio di Rosa Mosqueta del Cile: dalla raccolta all’essiccazione passando per l’estrazione fino alla trasformazione.
Il Cile vanta una tradizione erboristica antichissima, un sapere portato avanti dalla cultura Mapuche che a sua volta vede al centro un legame “simbiotico” con la natura, la terra e le energie dell’ambiente. Tra le piante di maggior efficacia ci sono la Rosa Mosqueta e l’Elicriso.
Cosmetici naturali e biologici, per una filiera green e sostenibile
Quali sono le caratteristiche principali dei cosmetici naturali? Si tratta di prodotti che presentano peculiarità e proprietà diverse, per la cui realizzazione vengono adoperate materie prime che denotano un’origine naturale.
In alcuni casi richiamano una tradizione erboristica millenaria, quando le varie fasi erano svolte a mano e di volta in volta da una persona – generalmente una donna – altamente specializzata.
I cosmetici naturali dovrebbero utilizzare materie prime di origine vegetale, con percentuali minime di componenti minerali limitando l’uso di parabeni, siliconi, coloranti e profumi sintetici, conservanti.
Tuttavia oggi la parola “naturale” viene adottata da molte aziende inducendo le persone a credere che il prodotto lo sia in modo integrale quando magari solo alcuni componenti lo sono.
L’unica garanzia però che l’intera filiera sia controllata e green, è data dalla certificazione biologica del prodotto rilasciata da appositi enti che controllano il rispetto di quanto dichiarato in etichetta: l’ottimizzazione dei processi produttivi e la cura anche per quanto concerne gli aspetti diversi dalle formulazioni come ad esempio il packaging. I cosmetici biologici, infatti, si inseriscono in un vero e proprio modo di essere, che accomuna chi li produce e chi li acquista.
Il valore aggiunto dei cosmetici biologici
I cosmetici biologici sono spesso frutto di una storia aziendale che parte da lontano, dalle esperienze personali di chi ha ideato il brand e ha sperimentato l’efficacia di alcune soluzioni.
È questo il caso di un marchio come Mosqueta’s, fondato nel 1989 da Nathalie Gueneau, un’imprenditrice francese con la passione per la botanica e, più in generale, tutto ciò che è naturale. Durante un viaggio in Cile si ustiona in maniera importante le labbra ed è così che sperimenta l’efficacia dell’Olio di Rosa Mosqueta, le cui proprietà terapeutiche e rigeneranti sono note da millenni, venendo esplorate negli anni Ottanta dai ricercatori dell’Università di Concepcion.
La Rosa Mosqueta è una varietà di rosa canina che cresce spontaneamente nella zona centro meridionale del Cile, il cui olio si estrae dai semi e risulta efficace per la cura della pelle, in particolare quella delicata del viso. Una pianta molto speciale, come tutte quelle che vengono utilizzate nei cosmetici biologici in vendita su Mosquetas.com, la cui innata sapienza è alla base di un sapere antico e moderno insieme.