Davanti al tribunale di Milano un presidio di anarchici sta protestando in difesa di Cospito mentre si sta svolgendo l’udienza in ospedale.
No al trasferimento ai domiciliari per Alfredo Cospito: è questo il parere dato dalla procuratrice generale di Milano, Francesca Nanni, e dal sostituto pg Nicola Balice. Questa mattina si è tenuta l’udienza all’ospedale San Paolo di Milano, dove da alcune settimane l’anarchico è ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria. Ora i giudici hanno 5 giorni di tempo per decidere sull’istanza di trasferimento agli arresti domiciliari di Alfredo Cospito, richiesta per motivi di salute.
Dopo l’attacco di cuore lo scorso 21 marzo, in cui Cospito ha anche rischiato per morire, il medico incaricato dai difensori, ha detto che rischia danni irreversibili. “I medici gli hanno detto che con le carenze rischia una paralisi per tutta la vita e dei danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti. Ha una situazione motoria un po’ ridotta e non è detto che recuperi la mobilità“.
Attesa per la sentenza
Mentre l’udienza era in corso, gli anarchici hanno messo in atto una protesta sia all’esterno del Tribunale che davanti dall’ospedale San Paolo dove l’udienza era in atto.
Striscioni con scritto “fuori Cospito dal 41 bis” e “Cospito, immigrati, guerra, governo assassino” sono apparsi davanti all’entrata principale del Tribunale mentre la scalinata del palazzo è presidiata dalla polizia in tenuta antisommossa. “Siamo qui davanti al tribunale perché è il luogo deputato a scegliere se salvare vita di Alfredo o no”, hanno detto i manifestanti al megafono. “Abbiamo scelto di mantenere presidio qua e di non andare al San Paolo perché lì c’è la sofferenza di tanti e non solo quella di Alfredo”.