Costo della vita: i single spendono molto di più: la situazione
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Direttore: Alessandro Plateroti

Costo della vita: i single spendono molto di più: situazione “drammatica” per chi vive da solo

Un salvadanaio a forma di casa e i soldi

Un’analisi Coldiretti sui dati Istat dello scorso novembre, rivela quanto pesa vivere da soli in Italia: situazione difficile per i single.

In occasione del Single’s Day dello scorso novembre così come riporta SkyTG24, Coldiretti ha diffuso un’analisi basata su dati Istat che getta luce su un tema spesso sottovalutato: il costo della vita per gli 8,8 milioni di italiani che vivono da soli. Secondo i dati, un single affronta spese fino all’80% in più rispetto al costo pro capite di una famiglia di tre persone.

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La spesa per alimentari: +53% per i single

Un esempio significativo riguarda le spese per alimentari e bevande: una persona che vive da sola spende in media 337 euro al mese, il 53% in più rispetto ai 220 euro pro capite di una famiglia di tre persone. 

Tra i motivi principali ci sono:

  • La mancanza di formati adeguati, che costringe ad acquistare quantità superiori al necessario.
  • L’acquisto di piatti pronti, specialmente tra i più giovani, spesso dovuto a ritmi lavorativi intensi.

Questo comporta non solo maggiori costi, ma anche un aumento dello spreco alimentare.

Bollette e abitazioni: i costi lievitano

Per chi vive da solo, anche i costi abitativi e delle bollette subiscono incrementi significativi. Come sottolinea Coldiretti: “Le persone sole pagano in media il 156% in più rispetto a una famiglia di tre persone”.

Il costo maggiore è legato agli affitti o acquisti di abitazioni più piccole, che hanno un prezzo al metro quadro più alto.

Impatti economici e sociali

Secondo l’analisi, vivere da soli non è sempre una scelta, ma spesso una conseguenza dell’invecchiamento demografico. Gli anziani soli rappresentano una fascia particolarmente colpita, con difficoltà a gestire i rincari mensili. Anche la salute e i trasporti subiscono rincari: +87% per la sanità e +16% per gli spostamenti.

Inflazione in ottobre: il potere d’acquisto cala ancora

Parallelamente, i dati Istat sull’inflazione di ottobre evidenziano una lieve accelerazione dei prezzi:

  • Beni alimentari lavorati: da +1,5% a +2,0%.
  • Beni energetici non regolamentati: rallentano il calo (da -11% a -10,2%).
  • Servizi relativi ai trasporti: aumentano da +2,4% a +2,8%.

Secondo Codacons, i rincari sui generi alimentari pesano in modo particolare: “I listini crescono a velocità tripla rispetto all’inflazione media, con un impatto annuo di +238 euro per una famiglia con due figli.”

Le associazioni, come Federdistribuzione, chiedono interventi mirati nella Legge di Bilancio 2025, per sostenere i redditi familiari e promuovere politiche di crescita economica.

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ultimo aggiornamento: 20 Dicembre 2024 10:37

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