Costringe moglie e amante a convivere: gli abusi davanti ai vicini
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Direttore: Alessandro Plateroti

Costringe moglie e amante a convivere: gli abusi davanti ai vicini

Carabinieri

Un uomo costringe moglie e amante a vivere insieme nella stessa casa, infliggendo loro abusi davanti ai vicini.

Mentre a Biella una donna è stata violentata da un muratore davanti al figlio di 4 anni, a Padova si consuma una vicenda altrettanto agghiacciante: un uomo ha costretto la moglie e l’amante a convivere nella stessa casa, sottoponendole a continue violenze fisiche, sessuali e psicologiche. I dettagli emersi nel processo hanno svelato un incubo quotidiano.

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Costringe moglie e amante a convivere: l’incubo a Padova

Tutto ha inizio nel 2023, quando l’uomo, sposato, inizia una relazione con un’altra donna e obbliga la moglie ad accettare una convivenza a tre nella loro casa nel Padovano. Non solo non si nasconde, come riportato da Today, ma inizia a vessare entrambe.

Se qualcosa non andava secondo i suoi desideri, versava candeggina addosso alle due donne. Inoltre, le obbligava a stare sul balcone in biancheria intima e pretendeva rapporti se**uali davanti alla finestra, in modo che i vicini potessero vedere.

Le due donne erano costrette a partecipare o assistere a scene umilianti. Una delle due era obbligata a praticare se**o orale all’uomo davanti alla portafinestra, mentre l’altra doveva osservare per non essere “punita“.

La denuncia dopo anni di violenze e minacce

L’incubo si è concluso solo quando l’amante, aggiunge Today, dopo essere stata malmenata per non aver pulito la pipì dell’uomo dal bagno e dalla cucina, ha trovato il coraggio di denunciarlo.

Durante il processo, è emerso che l’uomo aveva anche cercato di intimidirla per farle ritirare la querela. “Ammazzo te e tutti gli altri. Tu non sai chi sono io. Sono stato battezzato dalla ‘ndrangheta, ne ho ammazzate di persone“, sono alcuni dei messaggi minacciosi inviati.

Il pubblico ministero aveva inizialmente chiesto otto anni di reclusione, ma il tribunale di Padova ha ritenuto i fatti di una gravità tale da condannare l’uomo a vent’anni di carcere.

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ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2025 15:58

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