Gestione controversa della positività al Covid tra i dipendenti: da eroi a malcapitati, cosa succede in ospedale e le ferie.
Al Policlinico di Bari, un nuovo approccio alla gestione del personale sanitario positivo al COVID-19 ma senza sintomi sta sollevando polemiche per via delle ferie. La direzione sanitaria, con una circolare di metà gennaio, ha stabilito che i dipendenti asintomatici, inclusi medici, infermieri e personale amministrativo, dovranno utilizzare i giorni di ferie accumulati. In assenza di ferie residue, il personale è tenuto a lavorare in condizioni ristrette.
Lavoro in isolamento senza opzione per il lavoro agile
In questa situazione, le opzioni come il lavoro agile per il personale amministrativo o il congedo per malattia per gli operatori sanitari non sono più disponibili. Coloro che non hanno giorni di ferie a disposizione si vedranno assegnare un turno di lavoro di cinque giorni su sette, dalle 7:30 del mattino, confinati in una stanza condivisa nel padiglione Asclepios III. Durante questo periodo, i dipendenti dovranno essere reperibili telefonicamente e seguiranno le disposizioni del proprio reparto.
Il personale positivo, dotato di mascherine FFP2, sarà limitato nell’accesso alle aree del Policlinico, escluso per i tamponi di verifica periodici. È richiesto l’auto-monitoraggio dei sintomi: in caso di comparsa di sintomi, il dipendente deve informare il proprio medico di base.
Reazioni e critiche dal personale e dai sindacati
Questa decisione ha scatenato una forte reazione tra i lavoratori del Policlinico. Molti esprimono la preoccupazione che questa politica possa incoraggiare il personale a nascondere la propria positività per non utilizzare le ferie accumulate. Alcuni sindacati hanno espresso il proprio dissenso, descrivendo la circolare come vessatoria e una forma di persecuzione verso i dipendenti, un tempo considerati eroi, ora trattati come un fastidio da nascondere.
La politica adottata dal Policlinico di Bari ha generato insoddisfazione e preoccupazioni tra il personale. Un dipendente ha sottolineato che la pratica potrebbe portare a nascondere la positività, compromettendo sia le ferie accumulate sia la sicurezza sul posto di lavoro.
I sindacati, in risposta alla circolare, hanno criticato apertamente la gestione della situazione da parte della Direzione sanitaria. Accusando la direzione di mancanza di dialogo e di adottare misure inique, i sindacati sottolineano la necessità di una strategia più equa e rispettosa dei diritti dei lavoratori.