L’OMS avverte che il Covid-19 e altri virus respiratori, come l’influenza e l’RSV, continuano a minacciare i gruppi a rischio.
Con oltre sette milioni di morti attribuiti al Covid-19 dall’inizio della pandemia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) richiama l’attenzione su un dato allarmante: la pandemia non è finita. Mentre molti desiderano voltare pagina, il virus continua a circolare, mettendo in pericolo soprattutto i soggetti più fragili.
Il direttore regionale dell’OMS per l’Europa, Hans Kluge, sottolinea che oltre al Covid-19, anche altri virus respiratori, come l’influenza e il virus respiratorio sinciziale (RSV), rappresentano un serio rischio per la salute pubblica. Questi virus, in particolare, possono avere conseguenze gravi per le persone anziane, le donne in gravidanza e coloro che soffrono di patologie croniche.
L’Influenza è ancora una minaccia: i gruppi a rischio
L’OMS stima che ogni anno, nella regione europea e in Asia centrale, si registrano fino a 72.000 decessi legati all’influenza stagionale. Questo numero rappresenta circa il 20% del totale mondiale e, come spiega Kluge, la maggior parte di questi decessi è prevenibile grazie alla vaccinazione.
La vaccinazione rimane il metodo più efficace per prevenire non solo l’influenza ma anche le forme più gravi di Covid-19. Gli esperti invitano i gruppi vulnerabili, come gli anziani, i pazienti con malattie croniche e le donne in gravidanza, a proteggersi attraverso le vaccinazioni disponibili.
Vaccinazione: la prima linea di difesa contro Covid e influenza
Con l’inverno alle porte nell’emisfero settentrionale, l’OMS teme un sovraccarico del sistema sanitario a causa della combinazione di vari virus respiratori. Il vaccino anti-influenzale e quello contro il Covid-19 sono strumenti chiave per ridurre la pressione sugli ospedali e proteggere la popolazione più debole.
Secondo i dati aggiornati dell’OMS, le nazioni più colpite dal Covid-19 sono gli Stati Uniti, con oltre 1,2 milioni di morti, seguiti da Brasile, India e Russia. Tuttavia, queste cifre non devono far dimenticare il rischio rappresentato dall’influenza stagionale, che continua a colpire duramente in molte aree del mondo.
