Covid, aumenta la paura: l’ondata estiva è in atto

Covid, aumenta la paura: l’ondata estiva è in atto

Gli ultimi dati sul Covid in Italia: Rt e incidenza in lieve aumento, Lazio regione con più casi e la variante KP.3 in crescita.

La curva dei casi Covid in Italia mostra un lieve aumento, secondo l’ultimo monitoraggio settimanale effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 18 giugno è salito a 1,15, in aumento rispetto alla settimana precedente quando era a 0,99. Anche l’incidenza di casi diagnosticati e segnalati nel periodo 20-26 giugno è cresciuta, passando da 3,5 a 4,6 casi per 100mila abitanti.

Per quanto riguarda la pressione sugli ospedali, i dati indicano una situazione di stabilità. L’occupazione dei posti letto in area medica è rimasta al 1,2%, mentre quella in terapia intensiva si attesta ancora allo 0,3%. Le fasce d’età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono quelle dei 70-79 anni, 80-89 anni e over 90. L’età mediana alla diagnosi resta stabile a 63 anni.

Vaccino per il Covid

Lazio: la regione con l’incidenza più alta

Il Lazio continua a essere la regione con l’incidenza più alta di casi Covid. Nell’ultima settimana monitorata, dal 20 al 26 giugno, l’incidenza è stata di 10 casi per 100mila abitanti, la più alta tra tutte le regioni e province autonome italiane. Al contrario, la Basilicata registra l’incidenza più bassa, con solo 0,2 casi per 100mila abitanti.

Questo aumento generalizzato, seppur lieve, riguarda la maggior parte delle regioni italiane, evidenziando la necessità di mantenere alta la guardia e continuare a monitorare attentamente la situazione epidemiologica.

Varianti: JN.1 predominante, cresce KP.3

Dal punto di vista delle varianti del virus, JN.1 continua a essere quella predominante in Italia, con una presenza significativa nei sequenziamenti effettuati nell’ultimo mese. Tuttavia, la variante KP.3, definita “figlia” della JN.1, mostra un aumento preoccupante. La sua proporzione è passata dal 3,8% di aprile al 27,6% di maggio, secondo i dati della piattaforma nazionale I-Co-Gen.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito la KP.3 tra le varianti sotto monitoraggio (Vum) a causa della sua rapida diffusione. Questo richiede un’attenzione particolare per prevenire ulteriori incrementi di casi associati a questa nuova variante.

Sebbene l’aumento dei casi sia attualmente lieve, la situazione richiede una vigilanza costante, soprattutto considerando la diffusione di nuove varianti che potrebbero influenzare l’andamento della pandemia nei prossimi mesi.