Covid in aumento, Pregliasco: “Possibile fiammata in autunno”

Covid in aumento, Pregliasco: “Possibile fiammata in autunno”

Nell’ultima settimana la nuova variante del Covid ha provocato un boom di casi nel mondo: preoccupazione in Italia.

Anche in Italia arriva Eris, la nuova variante Covid che si è diffusa rapidamente anche nel resto del mondo. I suoi sintomi sarebbero molti simili alle ultime mutazioni di Omicron, ma gli ultimi dati sull’andamento dei casi e dei decessi rappresenta il preludio di una nuova epidemia. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Covid

La diffusione della variante Eris

Sebbene l’andamento del Covid non sia più in una fase critica, tanto da far cadere obblighi su dispositivi e isolamento, le ultime stime riguardanti la nuova variante Eris inizia a preoccupare. Secondo alcuni esperti, ad agevolarne la diffusione sarebbe stato il fenomeno legato all’uscita contemporanea in Inghilterra dei blockbuster Barbie e Oppenheimer al cinema.

A causa dei molti assembramenti in spazi chiusi, i contagi hanno avuto la possibilità di diffondersi facilmente. A ciò si aggiungono il maltempo e il naturale calo dell’immunità che ha causato il boom di contagi nell’ultimo mese.

Dai dati emerge che i casi di Covid sono infatti aumentati dell’80% in tutto il mondo rispetto al mese precedente. Le infezioni e i decessi sono in aumento anche in Italia.

Aumento di casi Covid: “Del tutto prevedibile”

Il virologo Fabrizio Pregliasco, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università Statale di Milano e Direttore Sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, ha spiegato cosa sta accadendo.

“È una cosa del tutto prevista e prevedibile. Di fatto noi ormai sappiamo che questo virus ha un ciclo di evoluzione sui 4 – 5 mesi. Purtroppo questo virus non ha questa grande capacità di replicarsi in modo preciso. Sfrutta questa défaillance nella sua capacità replicativa come elemento di vantaggio, perché sperimenta una gran quota di varianti, afferma.

Pregliasco spiega che “il virus continua la sua presenza con varianti che hanno sempre più capacità diffusiva, meno aggressività alla persona. Purtroppo considerando questa variabilità noi sappiamo che chi si è ammalato e chi si è vaccinato, dopo 6 mesi perde la capacità protettiva, perché il virus intanto si è evoluto e il nostro sistema immunitario no”.

Pregliasco: “Abbiamo un’immunità ibrida”

“Quindi noi dobbiamo immaginare l’andamento del prossimo futuro come l’andamento di un sasso in uno stagno, con momenti di rialzo e di discesa. E speriamo che, come avviene con le onde del sasso, in un lento degradare nel tempo. Per fortuna ora rispetto al passato la gran parte di noi ha un’immunità ibrida”, aggiunge il virologo.

In poche parole, si tratta di un’immunità “determinata da precedenti infezioni, da vaccinazioni, da vaccinazioni e infezioni, “e quindi la quota dei casi che vediamo evolve in modo banale”. Tuttavia, si contano comunque circa 1.000 persone in terapia intensiva, e qualche decina di morti alla settimana.

“Sono soprattutto le persone fragili, anziane. Persone fragili che magari non si sono vaccinate o non hanno continuato con i richiami vaccinali e non hanno mantenuto quel rinforzo che i richiami possono garantire”, precisa Pregliasco.

Covid, boom dei casi in Italia

Anche in Italia il boom dei casi da Covid sta aumentando in modo importante e rapidamente. La variante Eris “è diversa, più contagiosa. Pare non essere particolarmente patogena proprio per il discorso che le facevo. È chiaro che queste onde non sono sincronizzate un po’ come all’inizio, quando il virus ha fatto una fiammata unica”.

Per cui “dobbiamo aspettarci situazioni diverse. L‘onda qui scende e di là sale, come più sassi nello stesso stagno. Con andamenti diversificati sulla base della quota di soggetti che rimangono suscettibili. Perché dobbiamo immaginare che questa quota di suscettibili cambia a seconda di quanto c’è stata l’ultima ondata. Se l’ultima ondata del virus in qualche modo è stata recente, tutti si è più protetti. Più passa il tempo, visto che come dicevamo la protezione va a scalare, c’è un numero maggiore di persone suscettibili”, aggiunge il virologo.

L’ondata di Eris in Italia

Presumibilmente nel prossimo autunno potrà esserci una fiammata della nuova variante Covid. “Non sarà una pandemia, non sarà un disastro. Ma sarà comunque un po’ un problema perché intanto arriveranno le infezioni respiratorie dell’autunno – inverno”, evidenzia Fabrizio Preglisco.

Alla luce di questa situazione, lo stop all’isolamento per i positivi e all’obbligo di indossare i dispositivi di sicurezza “è ovviamente una scelta politica”. Il virologo spera solo “nel buon senso dei cittadini, che se stanno male, come dovrebbero aver fatto anche nel passato, come si dice, si riguardino e stiano a casa”.

Il rischio maggiore in questo scenario resta per i fragili, per i quali sarebbe necessario “richiamare la vaccinazione“. Che poi è la stessa fascia di persone a cui viene “raccomandata la vaccinazione antinfluenzale”.

Per la Eris per adesso non c’è nessuna vaccinazione, “però è sempre della famiglia Omicron, quindi c’è una cross-protezione, come si dice”.