Covid: torna a preoccupare

Covid: torna a preoccupare

Molti medici impegnati sul fronte Covid, avrebbero iniziato di nuovo a vedere “cose che non vedevano più”. Un quadro completo.

Questo è quello che ha fatto sapere Mario Balzanelli, presidente nazionale del servizio sanitario d’urgenza 118 “Mentre le precedenti versioni di Omicron risparmiavano le vie aeree inferiori, ora stiamo ricominciando a vedere polmoniti provocate dalla Omicron BA.5, che riesce a raggiungere gli alveoli. E alcune richiedono la ventilazione assistita”. Il picco di contagi dell’ondata estiva dovrebbe arrivare a metà luglio. Oggi come oggi, i positivi “ufficiosi” in Italia potrebbero essere due milioni circa. 84.700 casi registrati ieri, con 325mila tamponi quando a dicembre-gennaio arrivavamo fino a un milione al giorno.

Vaccino Covid

Nuova ondata Covid


Balzanelli ha poi dettagliato riguardo gli ospedali “iniziamo ad osservare desaturazioni di ossigeno nel sangue, soprattutto nei pazienti oncologici ed ematologici, nonostante la quarta dose del vaccino. Si stanno riempiendo i reparti di malattie infettive e si rilevano anche sintomi gastrointestinali”. Quattro aspetti di Omicron 5 angosciano Balzanelli “la prima è la capacità di raggiungere gli alveoli polmonari, provocando desaturazioni, polmoniti e insufficienza respiratoria. Secondo, la sottovariante è refrattaria alle alte temperature e terzo, è incredibilmente contagiosa”. Quarto “è capace di eludere le difese immunitarie”, dal momento che “vediamo persone vaccinate con 4 dosi o guariti dal Covid con febbre alta e tosse e vaccinati con 3 dosi con quadri fenomenologici importanti”.

Molti casi, spiega però Balzanelli, “vengono scoperti per caso in pronto soccorso, dove il tampone è obbligatorio. Sono persone che si trovano lì per altri motivi, totalmente asintomatiche”. Ciò è segno soprattutto di “una circolazione virale elevatissima”.

Argomenti