Covid, allarme contagi: +63%, ecco dove

Covid, allarme contagi: +63%, ecco dove

Ancora in aumento i dati dei contagi da Covid-19 in Italia. Si parla di un +63% che mette in allarme in particolare una regione.

L’aumento dei casi di Covid-19 sta mettendo in apprensione l’Italia. In modo particolare, l’ultima raccolta dati ha messo in evidenza come la situazione sia particolarmente allarmante in Lombardia dove è stato registrato un +63%. Si tratta del dato più alto a livello nazionale con la regione che batte in questa “classifica”, anche il Lazio e la Campania.

Coronavirus

Covid, allarme contagi: +63% in Lombardia

I dati relativi ai contagi da Covid stanno tenendo in allarme l’Italia. Le ultime registrazioni, in particolare, avrebbero posto l’accento sulla situazione in Lombardia. Qui, infatti, nell’ultima settimana sono stati registrati 1.761 nuovi casi positivi, con un incremento del 63% rispetto ai sette giorni precedenti. Si tratta del dato più alto a livello nazionale, con la regione che supera anche Lazio (1.627 casi) e Campania (1.483). Tali numeri arrivano dall’ultimo bollettino aggiornato del ministero della Salute sull’andamento di Covid nel Paese dal quale si evince un aumento generale dei contagi in Italia, con un totale di 8.942 casi registrati nella settimana tra l’11 e il 17 luglio.

Il commento di Bassetti sui contagi in aumento

A proposito dell’incremento dei contagi da Covid, nelle scorse ore Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive del San Martino di Genova, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni: “Oggi il Covid è un’altra cosa rispetto al 2020. Siamo davanti ad una infezione che dà sintomi, nella stragrande maggioranza, simili all’influenza o anche meno, come il raffreddore e come tale va gestito”, le sue parole. “Se hai il Covid o un’altra infezione respiratoria ti isoli rispetto agli altri, stando a casa o mettendoti la mascherina. Ovviamente, questo non riguarda le persone fragili: chi ha più di 80 anni e chi ha delle gravi immunodeficienza, leucemia o fa la terapia per un tumore. Ecco queste persone devono essere tutelate in maniera diversa. Come? Attraverso la vaccinazione“, le parole del direttore Malattie Infettive del San Martino di Genova.