L’organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che la variante del Covid Kraken si sta diffondendo anche in Europa.
La nuova variante del Covid, chiamata Kraken, che ha preso piede negli Stati Uniti, dove il 40% dei casi fanno capo a questa variante, ora si sta diffondendo rapidamente anche in tutta Europa. “I casi di questa variante rilevati nella regione europea sono ancora pochi, ma in aumento”, ha annunciato oggi Hans Kluge, il direttore dell’Oms Europa.
L’Oms assicura che sta valutando l’eventuale impatto di questa nuova variante ma premette che è prematuro ogni allarmismo. Però raccomanda di rafforzare le misure di sequenziamento e ha esortato i paesi che hanno allentato le misure di tracciamento e contenimento del virus di ripristinarle portando ad esempio paesi virtuosi come Germania, Francia, Danimarca e Regno Unito.
Controllo e prevenzione: niente allarmismi
Arriva anche la raccomandazione dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Secondo l’Ecdc, la cosiddetta Kraken potrebbe avere “un effetto crescente sul numero di casi Covid nell’Ue, ma non entro il prossimo mese perché la variante è attualmente presente solo a livelli molto bassi”. Secondo le ultime rilevazioni la variante Kraken è stata individuata in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Svezia, sempre con numeri esigui.
Dato il basso numero di casi, l’Ecdc rimane ancora molto cauta. Per fare ulteriori valutazioni bisognerà aspettare. Nel frattempo raccomanda il tracciamento e la prevenzione ai paesi. Il motivo principale, come ha sottolineato Kluge, è che “dopo tre anni di pandemia non possiamo permetterci ulteriori pressioni sui nostri sistemi sanitari. Tale minaccia potrebbe provenire da una nuova variante, ovunque e in qualsiasi momento, nell’Asia centrale o in Europa”.
Nel frattempo continua a preoccupare la situazione in Cina e restano i dubbi su eventuali impatti in Europa e in altre parti del mondo.