Covid, diminuisce il numero di contagi e ricoveri

Covid, diminuisce il numero di contagi e ricoveri

Nella settimana dal 3 al 10 novembre sono stati registrati 181.181 casi di Covid, in riduzione rispetto la scorsa settimana.

I numeri di casi Covid questa settimana sono in discesa, e con essi anche le ospedalizzazioni. Negli ultimi sette giorni il bollettino settimanale ha registrato un rilevante calo di contagi che contano per la settimana dal 3 al 10 novembre un totale di 181.181 pazienti e 549 decessi. A livello nazionale la situazione sembrerebbe più stabile, con solo tre Regioni con reparti sopra la soglia di occupazione.

Ospedale

Il bollettino settimanale

Secondo i dati del bollettino settimanale del ministero della Salute pubblicato oggi, sono 181.181 i nuovi positivi e 549 i decessi registrati nella settimana dal 3 al 10 novembre. La settimana precedente invece, i casi Covid erano 23.642.011 contro i 23.823.192 del 10 novembre, mentre i decessi erano 179.436 contro 179.985 del 10 novembre.

Scendendo più nei dettagli, è evidente come il numero dei contagi stia diminuendo. Se giovedì scorso i contagi registrati erano 38.996, ieri sono stati di 28.200, con una diminuzione del 27,68.%. I decessi sono passati dagli 87 di giovedì scorso ai 65 di ieri con un calo del 25,28%.

L’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi Covid resta invece stabile: 307 ogni 100.000 abitanti di questa settimana contro 283 ogni 100.000 abitanti della settimana scorsa. Nel periodo 19 ottobre-01 novembre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica dell’unità.

Ospedalizzazioni nelle regioni

Le Regioni che registrano ospedalizzazioni Covid sopra la soglia di allerta fissata al 15% sono: Friuli Venezia Giulia (al 15,7%), Liguria (al 15,3%) e Umbria (al 29%). Il tasso di occupazione in terapia intensiva di questa settimana scende al 2,0% contro il 2,4% della settimana precedente. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende invece al 10,0% contro il 10,4%.