Covid, dove ci si contagia davvero?

Covid, dove ci si contagia davvero?

La nuova variante sta iniziando seriamente a preoccupare dato l’aumento di contagi in piena estate.

In questi due anni di pandemia abbiamo imparato ad essere più sereni nei confronti del virus durante i mesi estivi per l’abbassamento della curva di contagi. Ma sembra che questa volta sia diverso, infatti anche con oltre 40° il Covid sta continuando a dilagare nella sua ultima versione Ba.2.75. I contagiati hanno raggiunto i 100mila in sole 24 ore. La nuova variante indiana desta attenzione.

Dopo cinque mesi il Covid torna a superare i 100mila contagi con i posti letto occupati al 12% mentre lo scorso anno era al 2%. Sono cinque le regioni che hanno superato la soglia d’allerta: Basilicata, Calabria, Liguria, Sicilia e Umbria che hanno numeri da vecchia zona arancione. La curva epidemica è in salita ma il virus non spaventa più come prima dato che la malattia è molto più lieve di prima. I pazienti contagiati che vengono ricoverati hanno altre patologie e non entrano in ospedale per il Covid ma per altro, poi risultano anche positivi al tampone. I cosiddetti “positivi per caso”.

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Dove è più probabile prendersi il Covid

Giorgio Palù, presidente dell’Aifa smonta qualsiasi allarmismo e ricorda che con questo numero alto di contagi è normale che ci sia qualche polmonite. Secondo gli esperti omicron è “il virus forse più contagioso che abbiamo mai visto” ed è meglio stare il più possibile all’aria aperta. Mentre per quanto riguarda i luoghi chiusi andrebbero evitati perché in alcuni bisogna tenere la distanza e la Ff2. Non tutti i luoghi chiusi sono a rischio.

I grandi luoghi chiusi come aeroporti e stazioni con soffitti alti e ampia distanza si possono considerare luoghi aperti mentre a bordo è meglio indossare precauzioni. Gli scienziati raccomandano ancora la mascherina ff2 che blocca il 95% di virus e evitare il contagio. Per quanto riguarda i treni, Signorelli, docente di igiene al San Raffaele specifica che quelli ad alta velocità garantiscono ricambi e possiamo stare più tranquilli mentre regionali e autobus potrebbero essere pericolosi. I veri luoghi a rischio sono bar, ristoranti e locali da ballo affollati e chiusi fra quattro mura. Oppure mezzi di trasporto urbano iperaffollati.

A metà luglio dovremmo avere il picco di contagi di questa nuova ondata e si attende l’arrivo della sottovariante indiana che prevede un R0 pari a 20. Ma gli esperti tranquillizzano e evitano allarmismi.

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