Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: “Aumentano i contagi Covid, ma la campagna vaccinale è ferma”.
L’onsata di Covid continua a colpire una porzione di popolazione sempre più ampia. In rialzo contagi, ricoveri e decessi. Nonostante ciò, la campagna vaccinale sembra essersi arrestata, con gran parte della platea che ha deciso di somministrarsi la terza dose, ma con un dietrofront per quanto riguarda la quarta. Restano poco più di 6 milioni le persone non vaccinate e che potrebbero vaccinarsi.
I dati sui casi Covid
Dall’ultimo monitoraggio dell’andamento pandemico in Italia, relativo alla settimana dal 18 al 24 novembre, emerge un incremento notevole di contagi, ricoveri e decessi. I casi di Covid aumentano da 208.000 a 229.122, mentre i ricoveri in reparti ordinari sono di 7.613 persone, e in terapia intensiva passano da 247 a 250. I decessi passano da 533 a 580 in una settimana.
Le Regioni italiane che registrano un incremento particolare di positivi sono soprattutto Valle D’Aosta (+39,3%), Molise (+29,7%) ed Emilia-Romagna (+27,5%). La provincia a più alto rischio invece è Rimini, mentre quella con l’incidenza più alta, cioè con il maggior numero di positivi per numero di abitanti, è Rovigo. Sale anche il numero dei tamponi effettuati, con un tasso di positività in rialzo sia nei molecolari che negli antigenici rapidi.
Se nelle terapie intensive la situazione è alquanto stabile, le cose cambiano per quanto riguarda i ricoveri nei reparti ordinari, dove arrivano il 24 novembre a 7.613. La percentuale di letti occupati da pazienti Covid in terapia intensiva è del 2,5%, mentre nelle altre aree è del 12%.
Fermo per le vaccinazioni
Nonostante i dati della Fondazione Gimbe confermino la nuova intensa ondata di Covid, la campagna vaccinale sembra essersi arrestata. I nuovi vaccinati scendono da 1.301 a 1.040 nella settimana: il 19,3% riguarda la fascia tra i 5 e gli 11 anni di età. In calo anche le vaccinazioni tra gli over 50 a rischio di malattia grave.
La copertura della terza dose è all’84,6% della popolazione, mentre la quarta dose, consigliata soprattutto ad anziani e fragili, registra una copertura del 25,9%. “A fronte di un virus che rialza la testa, continuano a scendere le somministrazioni delle quarte dosi per anziani e fragili, lasciando scoperte quasi tre persone su quattro”, commenta Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe.