Covid: tasso di incidenza e ospedalizzazione sono in aumento

Covid: tasso di incidenza e ospedalizzazione sono in aumento

I contagi da Covid continuano ad aumentare: in aumento sia l’incidenza che l’ospedalizzazione. Di seguito il report aggiornato.

Aumentano le regioni ad alto rischio in Italia: siamo passati in una settimana da otto a nove. Nessuna a rischio basso. Aumentano i contagi e, di conseguenza, anche i ricoveri nelle strutture ospedaliere. Attualmente, nove regioni italiane sono a rischio alto. I dati sull’incidenza settimanale del Covid a livello nazionale sono di 1.071 ogni cento mila abitanti. 

Tredici regioni sono classificate a rischio moderato, mentre nove regioni sono classificate a rischio alto. Ciò a causa della presenza di numerose allerte sulla presenza del virus, e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’ISS. 

I decessi in diminuzione 

Per quanto riguarda i decessi, i numeri sono in diminuzione. Anche i casi di polmonite si sono ridotti esponenzialmente. Rispetto a luglio 2021 abbiamo “cento volte più contagi e quattro volte più ricoveri”. A renderlo noto Enrico Coscioni, presidente di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. 

Secondo Walter Ricciardi, il presidente del ministero della Salute, questa situazione poteva essere evitata: “Ondata pandemica molto forte. Si poteva evitare”, queste le sue parole. Il Covid continua ad essere parte integrante delle nostre vite. Nonostante molte misure di sicurezza siano state abolite nella speranza di tornare alla normalità, il virus continua a dilagare ed il numero di contagi e ricoveri sale. 

Il report dell’Istituto superiore di sanità

Stando ai dati dell’ultimo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità “Covid-19: Sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale”, aggiornato al 14 luglio, sia il tasso di incidenza che di ospedalizzazione sono in aumento. 

Nella fattispecie, il tasso di occupazione in terapia intensiva è salito al 3,9% contro il 3,5% rilevato dal ministero della Salute il 7 luglio. Mentre per quanto riguarda il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,8%, contro il 13,3% riscontrato il 7 luglio.