Covid, il dramma di Furino: “Mia moglie è morta, credo di avere fatto da untore”

Covid, il dramma di Furino: “Mia moglie è morta, credo di avere fatto da untore”

L’ex calciatore della Juventus Giuseppe Furino parla della morte della moglie: “Purtroppo credo di avere fatto da untore”.

Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, Giuseppe Furino, ex calciatore della Juventus, ha parlato del dramma del Covid e della scomparsa di sua moglie, morta dopo il ricovero avvenuto per problemi di saturazione.

Covid, Giuseppe Furino: “Purtroppo credo di avere fatto da untore”

“Purtroppo credo di avere fatto da untore, portando a casa il virus. Ci ha preso tutti, in famiglia. Ma mentre noi guarivamo lei cominciava ad avere seri problemi di saturazione. Da quando è stata ricoverata non l’ho più vista. Non dimenticherò mai questo dolore tremendo”, racconta Giuseppe Furino ai microfoni de il Corriere della Sera.

La carriera: “Nessun rimpianto, anche se ai Mondiali in Messico 1970 avrei potuto giocare di più”

Furino ha poi parlato della sua carriera, ricca di successi e di grandi soddisfazioni. Il primo pensiero corre ai Mondiali in Messico del 1970, quando l’Italia si presentò con una formazione che avrebbe potuto arrivare alla vittoria.

“Nessun rimpianto. Anche se ai Mondiali in Messico 1970 avrei potuto giocare un po’ di più. Avevamo una signora squadra, con un centrocampo fortissimo: Mazzola, Rivera, De Sisti, Bertini, Cera. Ma avrei potuto far rifiatare qualcuno, in modo da presentarci in finale un po’ meno cotti o addirittura bolliti”.

Furino però allontana il termine di bandiera, nel quale non si riconosce anche per modestia.

“Quel termine non mi è mai piaciuto. E se non ho avuto una seconda vita alla Juve è colpa mia: l’avvocato Chiusano mi tormentava affinché facessi il corso da tecnico a Coverciano. Ma io niente”.

Fonte foto: https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Furino

Furino, “Diamo tempo a Pirlo”

Parlando del calcio di oggi, Furino ha commentato la prima stagione di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus.

“Diamogli tempo. Non dipende tutto da lui. Anzi, secondo me l’80% del lavoro, nel bene o nel male, lo fanno i giocatori. Senza togliere niente a Conte o Allegri, anche Pirlo avrebbe vinto facilmente con Pirlo, Marchisio, Pogba e Vidal a centrocampo”.

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