Covid: in Cina turisti in trappola

Covid: in Cina turisti in trappola

In una località turistica cinese circa 80mila turisti sono rimasti confinati a causa di un focolaio Covid.

Sono circa 80mila i turisti prigionieri a Sanya, frequentatissima località vacanziera nell’isola di Hainan in Cina. Sono turisti in trappola bloccati in lockdown nel loro hotel a causa delle restrizioni imposte in seguito a un focolaio di Covid-19. Nella città da un milione di abitanti sono meno di 500 i casi di Covid a Sanya ma le autorità hanno imposto la politica “zero Covid” anche nella località turistica.

Di conseguenza tutti i voli in partenza sono stati cancellati. I turisti non possono lasciare Sanya prima che non abbiano avuto cinque test Covid negativi. I mezzi di trasporto sono fermi e tutti i locali pubblici chiusi. Sono rimasti aperti solo i servizi essenziali come supermercati e farmacie unici luoghi dove è concesso alle persone di andare.

Bandiera Cina

Cancellati aerei e sospesi i mezzi pubblici

Secondo le autorità locali, l’epidemia di Hainan è iniziata in un porto di pescatori. Il focolaio sarebbe partito da gente locale che commerciava con stranieri. I milioni di turisti che ogni anno vengono attratti dalle Hawaii cinesi, le isole di Hainan, rischiano di rimanere prigionieri.

Stando a quanto riporta Reuters sono almeno nove le città che hanno avvertito i propri residenti di non lasciare il luogo in cui vivono se non per motivi necessari come effettuare test Covid, la spesa o per i lavorai considerati essenziali. Anche i servizi di trasporto pubblico sono stati sospesi. Ancora non si sa per quanto andranno avanti queste misure.

I turisti raccontano all’agenzia che si tratta della peggior vacanza della loro vita, confinanti negli hotel senza poter uscire né lasciare la città per tornare a casa. Addirittura sono sospese le vendite di biglietti di treni e di autobus. Per mitigare le spese gli hotel hanno offerto la permanenza per la quarantena al 50% ai turisti.