Covid, la variante Cerberus BQ1.1 preoccupa, gli esperti: “Rischio ondata a Novembre”

Covid, la variante Cerberus BQ1.1 preoccupa, gli esperti: “Rischio ondata a Novembre”

La nuova variante di Centaurus BQ.1.1, sarebbe più resistente agli anticorpi, per gli esperti in autunno potrebbero esserci dei picchi dei contagi.

Con l’arrivo del freddo e dell’autunno e successivamente dell’inverno, torna a far parlare di se l’aumento vertiginoso dei casi da coronavirus covid19. Per questo autunno gli esperti prevedono che la variante predominante sarà la così detta Cerberus, chiamata anche BQ.1.1. Una sotto variante di Omicron BA.5. A giudicare dai dati degli altri paesi questa variante sta crescendo molto velocemente e si teme che questa possa essere la causa di un picco considerevole dei contagi nei prossimi mesi, soprattutto a novembre.

La nuova sotto variante Cerberus

Da inizio pandemia, ormai due anni e mezzo fa, il coronavirus covid19 ha subito moltissime mutazioni che molto spesso sono stati i ceppi che hanno generato le ondate che hanno caratterizzato il 2021 e il 2022. In questo momento la variante dominante è la BA.5, derivata da Omicron 2. Ora però il virus sembra che stia andando incontro ad una nuova mutazione, appunto la BQ.1.1, che essendo maggiormente elusiva ai nostri anticorpi potrebbe avere una trasmissibilità parecchio elevata e generare dunque una nuova ondata.

Questa nuova variante, afferma il dottor dottor Cornelius Roemer, bioinformatico specializzato in evoluzione virale del “Biozentrum” dell’Università di Basilea, dopo una attenta analisi dei dati, potrebbe guidare una nuova ondata di contagi soprattutto in Europa e nel Nord America, in tempi brevissimi, addirittura entro novembre. I dati degli altri paesi riportano come questa variante rappresenti il 3% dei casi in Francia, il 2 %in Belgio e circa il 2 %nel Regno Unito. In Italia al momento si attesta sotto l’1%.