Covid, morto a Ravenna uno dei primi operatori sanitari vaccinati
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Covid, morto uno dei primi operatori sanitari vaccinati contro il virus. Dubbi sull’efficacia del vaccino

Ambulanza

È morto uno dei primi operatori sanitari vaccinati contro il Covid. Ha contratto il virus, poi le sue condizioni si sono rapidamente aggravante.

Ha fatto purtroppo notizia la morte di Gabriele Gazzani, operatore sanitario di Ravenna noto per essere stato uno dei primi infermieri vaccinati contro il Covid. Aveva fatto la prima dose già il 27 dicembre. Di fatto è stato uno dei pionieri del vaccino per quanto riguarda la campagna di vaccinazione in Italia.

Senza problemi di salute rilevanti, il 61enne ha contratto il virus e le sue condizioni di salute si sono rapidamente aggravate nonostante avesse completato il ciclo vaccinale già a gennaio.

Ravenna, morto uno dei primi infermieri vaccinati contro il Covid

Gazzani, 61 anni, ha completato il ciclo vaccinale prima della fine del mese di gennaio. Ha ricevuto due dosi di Pfizer. Ma la sua fiducia nella scienza e il suo altruismo non gli hanno risparmiato un finale beffardo. L’uomo si è ammalato, ha contratto il Covid ed è finito in ospedale. Ricoverato nel reparto di pneumologia. Poi le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente fino al decesso.

Tanti amici e colleghi hanno voluto salutarlo un’ultima volta in occasione dei funerali.

Ambulanza
Ambulanza
Leggi anche
Bari, arrestato il fratellastro di Antonio Cassano

La discussione sull’efficacia del vaccino e sulla somministrazione della terza dose

La morte dell’infermiere ha riacceso le polemiche sull’efficacia del vaccino contro il Covid proprio quando in Italia sono iniziate le somministrazioni della terza dose del vaccino agli immunocompromessi. Gazzani, stando alle informazioni note, non aveva patologie particolari e non rientrava nella categoria di pazienti a rischio almeno per quanto riguarda il suo quadro clinico. Da qui la discussione sull’efficacia del vaccino.

Al momento i dati dimostrano che in soggetti sani il vaccino, anche a distanza di mesi, garantisce una protezione sufficiente contro il ricovero in ospedale e i decessi. Anche per questo motivo il governo ha deciso nelle ultime settimane ha deciso di estendere la validità del Green Pass a 12 mesi. Ovviamente non parliamo di un’efficacia del 100%, quindi esistono pochi, pochissimi casi di soggetti che si ammalano in maniera grave anche dopo il completamento del ciclo vaccinale.

Gli operatori sanitari, i primi a ricevere il vaccino contro il Covid, saranno anche tra i primi a ricevere al dose booster del vaccino. Secondo il piano del governo, somministrate le dosi aggiuntive agli immunodepressi si procederà con la somministrazione della dose booster a persone anziane e operatori sanitari. Questo per colmare un probabile calo nell’efficacia del vaccino.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2021 18:30

Bari, arrestato il fratellastro di Antonio Cassano

nl pixel