Il messaggio dell’OMS sul Covid e l’arrivo dell’inverno. Il Coronavirus fa ancora paura in vista dei primi periodi freddi.
Il Covid fa ancora paura e non deve essere sottovalutato. Lo dice la OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in riferimento alle previsioni in vista dell’inverno. I numeri dei contagi, così come quelli di ricoveri in terapia intensiva sono in aumento, specie in alcune zone del pianeta. Ecco perché, il capo dell’organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, non fa giri di parole e chiede attenzione per queste “tendenze preoccupanti”.
Covid, tendenze preoccupanti per l’inverno
Il Coronavirus continua a tenere in agitazione l’OMS e tutta la popolazione mondiale. In vista della stagione invernale ci sarà bisogno di maggiore attenzione. A riferire quelle che sembrano essere “tendenze preoccupanti” è proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità per voce del suo capo, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Intervenuto in conferenza stampa, come sottolineato da SkyTg24, il numero uno ha spiegato: “Stiamo ancora osservando tendenze preoccupanti mentre ci avviciniamo alla stagione invernale nell’emisfero settentrionale. I decessi sono in aumento in alcune zone del Medio Oriente e dell’Asia, i ricoveri in terapia intensiva sono in crescita in Europa e i ricoveri ospedalieri sono in aumento in diverse regioni”.
I dati sul Covid, va detto, sono solo parziali in quanto “solo 43 Paesi, meno di un quarto dei 194 Stati membri dell’OMS, hanno segnalato i decessi all’agenzia e solo 20 hanno fornito informazioni sui ricoveri ospedalieri”.
Un altro messaggio preoccupante è arrivato pure dalla responsabile tecnica dell’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite per il Covid-19, Maria Van Kerkhove: “Stimiamo che attualmente ci siano centinaia di migliaia di persone ricoverate in ospedale. Questo dato è preoccupante perché in alcuni Paesi si verificheranno mesi più freddi: le persone tenderanno a trascorrere più tempo in casa e i virus aerotrasportati come il Covid ne trarranno vantaggio”.
Il consiglio è dunque quello di fare attenzione, monitorarsi con i test e dare importanza ai vaccini. In tale ottica, l’OMS teme che attualmente non venga vaccinato un numero sufficiente di persone ritenute a rischio.