Preoccupazione per nuova ondata di Covid in autunno: la decisione del Governo

Preoccupazione per nuova ondata di Covid in autunno: la decisione del Governo

In autunno parte la nuova campagna vaccinale contro il Covid, ma non sarà obbligatoria: la decisione del Ministero della Salute.

Nelle ultime settimane in Italia è arrivata Eris, la nuova variante del Covid che si è diffusa rapidamente in tutto il mondo. I sintomi sarebbero simili a quelli della variante Omicron, ma l’aumento dei casi e dei decessi inizia a preoccupare. Per evitare una nuova ondata in autunno, il ministero della Salute ha già dettagliato il piano dell’esecutivo.

Vaccino Covid

La campagna vaccinale in autunno

Dopo lo stop degli obblighi su dispositivi e isolamento per i positivi, l’Italia torna a parlare di Covid annunciando l’arrivo di una nuova campagna vaccinale in autunno. Questa volta però, non ci sarà nessun obbligo neppure per gli operatori sanitari.

Resta il fatto che sono sempre i soggetti fragili e anziani quelli più a rischio, i quali potrebbero sviluppare forme gravi dell’infezione. Questi sono invitati quindi a ricevere la dose di richiamo del vaccino a distanza di un anno dall’ultima somministrazione, come accade per il vaccino antinfluenzale. Il vaccino sarà consigliato anche a famigliari e conviventi di persone che hanno gravi fragilità.

I vaccini aggiornati saranno disponibili a partire da ottobre. Lo scopo è quello di “prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19”. Questa dose avrà valenza 12 mesi, proprio come una vaccinazione annuale in linea con quella contro l’influenza.

Il vaccino contro il Covid potrà essere somministrato se sono passati almeno tre mesi dall’ultima dose di vaccino, oppure dall’ultima infezione di coronavirus.

Perché la nuova ondata di Covid è preoccupante?

Come ha dichiarato il virologo Fabrizio Pregliasco, l’aumento dei casi di Covid “è una cosa del tutto prevista e prevedibile”. Però, dal momento che “chi si è ammalato e chi si è vaccinato, dopo 6 mesi perde la capacità protettiva“, la nuova variante Eris, che è ancora più contagiosa, può rivelarsi come un rischio soprattutto per i soggetti fragili.

Il virologo, quindi, presume che “nel prossimo autunno possa esserci una fiammata”, che “non sarà una pandemia”, ma comunque potrebbe creare problemi in aggiunta alle infezioni respiratorie del periodo più freddo.

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