Covid, preoccupa variante Kraken: Oms consiglia mascherine

Covid, preoccupa variante Kraken: Oms consiglia mascherine

L’Oms ha consigliato le mascherine al chiuso per la diffusione della variante Kraken e la crescente preoccupazione.

Anche se al momento la variante Kraken resta poco diffusa esiste “una moderata probabilità che diventi dominante” in Europa e causi “un aumento sostanziale del numero di casi di Covid entro i prossimi uno o due mesi”. Ma al momento non ci sono segnali di una sua maggiore gravità. Questo è quanto afferma il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Mentre l’Oms consiglia l’uso delle mascherine al chiuso e nei luoghi affollati.

La sottovariante di Omicron, soprannominata Kraken, che si è fortemente diffusa negli Stati Uniti potrebbe presto diffondersi anche in Europa ma questo, sebbene non abbassa l’allerta delle autorità sanitarie, non preoccupa particolarmente dato che i sintomi e la gravità della malattia non sembra differire troppo dalle varianti precedenti soprattutto per le persone vaccinate e in salute. Kraken rappresenta al momento l’82% dei casi di Covid negli Usa, mentre soltanto il 2,5% in Europa.

Covid

La sottovariante è la più contagiosa ma non è più grave delle precedenti

Questa sottovariante è la più trasmissibile finora, pare che più si sviluppano nuove sottovarianti e più sia facile il contagio. L’Organizzazione mondiale della Sanità, per precauzione, raccomanda mascherine negli spazi chiusi e affollati. Anche l’Ecdc ha raccomandato di indossare la mascherina negli aerei. Secondo il virologo Ricciardi dai dati rilevati “il 97% dei velivoli ha a bordo un soggetto infetto”. L’Oms ha aggiunto che “nessun dato mostra che sia più nocivo in termini di malattia grave e decessi”.

In Italia casi in calo del 38,2% ed i decessi del 25,7% nell’ultima settimana, secondo il bollettino del ministero della Salute. I dati quindi sembrano essere incoraggianti anche se non si abbassa la guardia. Al momento nessuna regione o provincia autonoma è classificata a rischio mentre Basilicata, Emilia Romagna, Provincia di Trento, Puglia, Sardegna e Sicilia, Umbria sono a rischio moderano. Invece in Cina 900 milioni di casi, ovvero più della metà del paese. Un dato che potrebbe ulteriormente peggiorare dato il capodanno cinese previsto per lunedì 23 gennaio dove milioni di cinesi si sposteranno per festeggiare.

Argomenti