Covid, quanto durano gli anticorpi dopo il vaccino. Serve la terza dose?

Covid, quanto durano gli anticorpi dopo il vaccino. Serve la terza dose?

Si discute sulla somministrazione della terza dose, ma quanto durano gli anticorpi dopo il vaccino contro il Covid?

Arrivati ormai alla fase finale della campagna di vaccinazione, emergono i primi dati sulla durata della copertura del vaccino contro il Covid. Sostanzialmente la domanda fondamentale in questa fase dell’emergenza sanitaria è una: quanto durano gli anticorpi dopo il vaccino contro il Covid.

Coronavirus

Quanto durano gli anticorpi contro il Covid dopo il vaccino

Per quanto riguarda il vaccino CoronaVac i dati a disposizione, in attesa di analisi e verifica, indicano che la protezione scende in maniera considerevole a sei mesi di distanza dalla somministrazione della seconda dose.

Anche per quanto riguarda Pfizer i dati mostrano un calo dell’efficacia sei mesi dopo la somministrazione della seconda dose. La buona notizia è che resta inalterata l’efficacia contro un decorso grave della malattia.

In linea generale gli studi attualmente disponibili dimostrano che, nonostante un calo dell’efficacia, i soggetti vaccinati sono protetti anche a distanza di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale.

Vaccino coronavirus

La terza dose serve davvero?

Ovviamente il tema principale legato alla durata della protezione garantita dal vaccino è quello della somministrazione della terza dose del vaccino. La comunità scientifica internazionale è divisa anche perché mancano al momento dati certi.

In Italia si valuta ad esempio la somministrazione della terza dose a soggetti fragili e a persone immunodepresse, sullo falsa riga di quanto deciso da Israele, che ha già iniziato a somministrare le terze dosi.

Il dibattito sulla terza dose però è aperto. Dal punto di vista scientifico, il fatto di avere pochi anticorpi non significa necessariamente essere vulnerabili. Il livello di anticorpi potrebbe diminuire a distanza di diversi mesi dalla fine del ciclo vaccinale per poi risalire nel caso in cui il sistema immunitario torni nuovamente a contatto con il virus. Questo limitando il discorso agli anticorpi che, come abbiamo visto, non sono l’unica arma a disposizione del nostro organismo.

Pfizer ha già avviato gli studi sulla somministrazione della terza dose e come è ovvio che sia spinge per la terza somministrazione. Al momento, in base ai dati a disposizione, è difficile dire se effettivamente possa essere utile o meno.