La Johns Hopkins University ha annunciato lo stop alla conta di contagi e decessi da Covid. Il bilancio è di quasi 7 milioni di morti.
Ad oggi sono trascorsi già tre anni dallo scoppio della pandemia Covid-19, che ha considerevolmente cambiato l’andamento della vita delle persone a livello globale. Circa tre anni fa l’Organizzazione mondiale della Sanità definì la diffusione del virus una vera e propria pandemia.
Un’associazione chiamata JHU ha creato il Coronavirus Resource Center. L’associazione di è occupata di raccogliere i dati ufficiali dei bollettini di ogni Paese in relazione ai decessi e ai contagi da Coronavirus. Ad oggi, dopo tre anni dallo scoppio della pandemia, la JHU ha deciso di fermare la conta dei casi accertati.
Lo stop alla raccolta dei dati
Ad oggi il dato ammonta a oltre 676 milioni di casi. I decessi totali sono 6.881.955 mentre sono state somministrate circa 13 miliardi di dosi di vaccino in tutto il mondo. L’associazione Johns Hopkins University è diventata – durante il corso della pandemia – un vero e proprio punto di riferimento per monitorare l’andamento della diffusione del Covid-19 in tutto il mondo.
Ad oggi la JHU ha deciso di stoppare la conta: si tratta di una decisione che assume un’importante connotazione storico-sociale. Si potrebbe dire, in un certo senso, che stiamo venendo a capo della pandemia che per diversi anni ha condizionato negativamente il nostro stile di vita e la nostra economia.
“Dopo tre anni di monitoraggio continuo dei dati COVID-19 provenienti da tutto il mondo, la Johns Hopkins ha interrotto le attività del Coronavirus Resource Center. I due archivi di dati grezzi del sito rimarranno accessibili per le informazioni raccolte dall’1 febbraio 2020 al 10 marzo 2023 su casi, decessi, vaccini, test e dati demografici”. Sono queste le dichiarazioni che compaiono all’interno del sito ufficiale che durante questi tre anni si è occupato del monitoraggio.